
Il presidente degli Ex Gialloblù ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni
Noto ai più come Chicco, Sergio Guidotti si dice fiducioso per il futuro: raggiunto dai microfoni di CalcioHellas, il presidente degli Ex Gialloblù, da sognatore romantico, identifica la salvezza come l’inizio della grande festa per il centoventesimo compleanno dell’Hellas.
Ecco dunque di seguito la nostra intervista integrale all’ex giocatore (e grande tifoso) del Verona.
Abbiamo bisogno di conforto: cosa ne pensi di questa situazione?
«Ho sentito tanti pareri, ma per me il pareggio contro lo Spezia è un bicchiere mezzo pieno: a novembre questa partita l’avremmo persa. Il Verona è cambiato, la pausa del Mondiale ci ha fatto bene. C’è da sperare di recuperare presto la rosa completa, ma nel frattempo servirebbe un po’ di fantasia. Ricordo Tameze fatto giocare come “falso nueve”. Ora serve coraggio, fantasia e il classico “fattore C”… Non dobbiamo pensare ai nostri limiti, abbiamo dimostrato, nella necessità, di saperli superare».
Il Verona è atteso da Monza e Samp: sono due partite da vincere per parlare di salvezza?
«Possono andare bene anche quattro punti, ma solo se entriamo nell’ottica che servono punti ovunque, anche nelle caselle dove metteremmo zero. Sarebbe una salvezza storica, dopo le dieci sconfitte consecutive. Abbiamo festeggiato i centodieci anni dell’Hellas con la promozione in Serie A, sogno di festeggiare i centoventi con una salvezza da raccontare alle generazioni future».
In questi giorni si parla dell’ipotesi di spareggi in caso di pari punti con la quart’ultima…
«Di spareggi ne ho visti tanti, vorrei stare tranquillo, non ho più vent’anni e per come vivo le partite non so se il mio cuore regge. È sicuramente una buona notizia, poi sia aprirà anche il tema delle vicende extracalcistiche e giudiziarie, ma intanto pensiamo al campionato».
Quale campione del passato servirebbe al Verona di oggi?
«Sicuramente un attaccante, potrei dire i capocannonieri come Toni o Cacia, ma sono nostalgico. Ne scelgo due: Preben Elkjaer, perché è l’uomo delle imprese e sa già come si trascina la nostra città alla vittoria e Nico Penzo: per le punizioni sarebbe fantastico ed è un giocatore a tutto campo».
Torniamo alla realtà: del Verona di oggi chi ti sta piacendo?
«Montipò! Già dallo scorso anno ha consolidato la sua affidabilità. In questa situazione è difficile trovare qualcuno che ti faccia “vibrare”, ma Veloso e capitan Faraoni possono dare il giusto apporto ai giovani. Per esempio Terraciano meriterebbe di più, lo conosco e gli voglio molto bene. Spero addirittura che il gol salvezza sia suo!».
Segui ancora le ragazze dell’Hellas Verona Women?
«Fatico a trovare il tempo per andare a vederle, ma mi tengo molto informato. Hanno infilato una serie di risultati positivi che ha dato una clamorosa sterzata al campionato. Sono molto felice e auguro a loro tutto il bene possibile».
Intervista a cura di Giovanni Vit
