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Tutti parlano di Kumbulla, ma quel Rrahmani…

Mentre il giovane prodotto della Primavera ruba la scena, il capitano del Kosovo inanella una prestazione convincente dietro l’altra

Se in questo momento chiedessimo di nominare un difensore dell’Hellas, siamo piuttosto sicuri che la maggior parte dei tifosi gialloblù (giustamente) ci risponderebbe “Kumbulla“.

Il talentino albanese, grazie a prestazioni degne di un veterano e alla rete che ha aperto le marcature contro la Samp, si è infatti preso la scena, ma ai più attenti non può essere sfuggito l’exploit di un altro elemento della retroguardia gialloblù: stiamo ovviamente parlando di Amir Rrahmani.

SOLDI BEN SPESI. Quando a fine giugno avevamo anticipato il suo arrivo, c’era stata più di qualche perplessità: più di due milioni per il cartellino e un quadriennale a un giocatore semi-sconosciuto avevano fatto storcere il naso a molti, così come il campionato di provenienza, decisamente poco “allenante” rispetto a quello nostrano. Dopo poco più di tre mesi, però, siamo sicuri che praticamente tutti i detrattori si siano ricreduti.

DIFENSORE COMPLETO. Al suo arrivo De Biasi ce l’aveva descritto come un centrale forte fisicamente, bravo nel gioco aereo, discretamente tecnico, non rapidissimo sul breve ma abbastanza veloce. Insomma, un difensore moderno e completo, ed effettivamente è ciò che abbiamo visto: in campo ha ben figurato anche contro le “big”, facendosi apprezzare sia in marcatura che in proiezione offensiva, mettendo poi in mostra la sua “discreta velocità” (contro la Samp ha raggiunto i 34,73 km/h, risultando il giocatore più veloce del settimo turno di Serie A).

CHIOCCIA SILENZIOSA. Il bel rapporto creatosi tra Rrahmani e Kumbulla (probabilmente derivante anche dalla “quasi-connazionalità” dei due) è noto e confermato anche dal padre del giovane albanese, ed è quindi difficile pensare che dietro all’esponenziale crescita del numero 24 non ci sia anche lo zampino di Amir. Il difensore classe ’94, nonostante l’età, ha già un bel bagaglio di esperienza internazionale (ricordiamoci che vanta nove presenze in Europa League e una trentina di gettoni tra Albania e Kosovo), ed è quindi probabile che l’abbia messa a disposizione del giovane “collega”. Un doppio lavoro insomma per lui che, oltre a rendersi protagonista di grandi prestazioni, sembra aver preso sotto la propria ala il buon Max, il quale, ne siamo certi, con lui al suo fianco non potrà far altro che migliorare.

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4 anni fa

Due bravi giocatori ?

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