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ESC. CH – Bessa: “Verona tappa fondamentale. Con il Bologna servirà la partita perfetta”

L'italo-brasiliano, doppio ex dell'incontro di domani, ha parlato anche della propria esperienza in gialloblù

Foto: Ittihad Kalba

Diciassette presenze, nove gol e sei assist: questi i numeri stagionali di Daniel Bessa con l’Ittihad Kalba, squadra militante nel massimo campionato degli Emirati Arabi in cui si è trasferito nel luglio 2022.

Il centrocampista italo-brasiliano è tuttavia anche un doppio ex di Bologna-Verona e, in vista del match in programma domani, abbiamo dunque deciso di fare una chiacchierata con lui.

Di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva.

Partiamo dal presente: come procede la tua esperienza negli Emirati?
«È il mio secondo anno negli Emirati Arabi, ho appena rinnovato. Il livello calcistico è diverso da quello europeo, ma sono rimasto ben impressionato. Mi sono adattato al campionato, alla squadra e alla cultura, con la società c’è un buon feeling e io e la mia famiglia viviamo molto bene».

Bologna-Verona è una sfida da doppio ex per te: partiamo con il parlare del Bologna…
«Quando sono arrivato a Bologna in prestito dall’Inter ero molto giovane, ma per me è stata un’esperienza importantissima. È stato il primo anno tra i professionisti in cui ho giocato molto e in cui c’era un obiettivo importante, vale a dire la promozione in Serie A che poi abbiamo centrato. Sicuramente Bologna una piazza importante che mi ha dato tanto».

Il Verona, invece, cos’ha rappresentato per Daniel Bessa?
«L’Hellas è la squadra in cui ho disputato più partite e quella di cui ho più ricordi, è stata una tappa fondamentale la mia vita e la mia carriera. Sono molto legato alla città, a Verona devo tanto. La partita di venerdì, dunque, sarà molto speciale per me».

La tua esperienza a Verona è stata intervallata da diversi prestiti e tanti ritorni: ci racconti un po’ come mai?
«La mia esperienza a Verona è divisa in tre momenti. Il primo anno, appena arrivato dall’Inter, centrammo subito la promozione e disputai qualche partita in Serie A, anche da capitano. Poi, anche a causa di qualche incomprensione, io e la società abbiamo optato per il prestito al Genoa, squadra in cui sono rimasto per un anno e mezzo. La seconda parte della mia avventura è probabilmente stata la più dura di tutte, perché una volta tornato mi feci male e non riuscii a giocare. Da qui deriva il mio secondo prestito, questa volta in Brasile (al Goias, ndr): avevo bisogno di giocare e di fare minuti per recuperare. Dopo un anno sono tornato e ho vissuto un’esperienza forse addirittura più bella della prima: Juric e i miei compagni mi hanno riabbracciato e fatto sentire parte integrante del gruppo in due annate splendide per il club. Alla fine con l’Hellas ho disputato tre campionati di Serie A e uno di Serie B, raggiungendo le cento presenze. La gente poi mi ha sempre trattato benissimo e per me è sempre un piacere tornare a Verona e parlare di quegli anni».

Il Bologna sta stupendo e sogna l’Europa, il Verona, tra mille difficoltà, sta dimostrando grande cuore. Come vedi queste due squadre?
«Seguo ancora la Serie A, anche se ovviamente non quanto mi piacerebbe. Il Bologna sta disputando un bellissimo campionato, ma questo è il frutto di quanto seminato in dieci anni dalla famiglia Saputo che, peraltro, ha cominciato questo percorso proprio quando anch’io ero in rossoblù. Credo che si meritino di stare dove si trovano. Il Verona, invece, non merita quello che gli sta succedendo. Credo però che possa ripetere il miracolo dell’anno scorso e salvarsi nuovamente».

Venerdì si incontreranno al Dall’Ara: che partita ti aspetti?
«Il Bologna parte con i favori del pronostico perché è una squadra forte e che sta bene, inoltre gioca in casa. All’Hellas servirà la partita perfetta per strappare punti al Dall’Ara, ma già contro la Juventus ha dimostrato di avere carattere e di non mollare mai. Mi aspetto una sfida tirata e credo che, alla fine, a decidere tutto saranno i dettagli».

Chiudiamo con la lotta salvezza: credi che, vista la cortissima classifica, il Verona riuscirà a rimanere ancora una volta in Serie A?
«Come già detto, il Verona non vive un momento felice, ma già in passato la squadra si è compattata e poi la classifica è molto corta. Penso che la salvezza passi dal Bentegodi e dai punti che si potranno fare lì. Di sicuro l’Hellas ha tutte le possibilità per riuscire nell’intento, e io glielo auguro».

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