
Direttore sportivo, allenatore, giocatori e… proprietà: tante le possibili novità in vista della prossima stagione
Il Verona si prepara a un’estate torrida a dir poco, e non ci riferiamo all’improvviso scoppio dell’estate che ci ha portati nel giro di pochissimi giorni dalla giacca alle maniche corte.
A prescindere da come finirà la sfida contro la Lazio (importante per le statistiche e magari per il record di punti), in via Olanda si pensa già al domani, soprattutto in virtù dei consueti ribaltoni di mercato che però, questa volta, rischiano di includere non solo qualche giocatore ma anche la struttura stessa della società.
Andiamo dunque a vedere cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi.
IL DIRETTORE. Il più vicino ai saluti, come ormai noto da tempo, è Tony D’Amico: il direttore sportivo gialloblù è ogni secondo che passa più vicino all’Atalanta, dove il partente Sartori dovrebbe lasciargli spazio. Si tratterebbe di una perdita incalcolabile per un club che, negli ultimi anni, ha avuto nel proprio d.s. una gallina dalle uova d’oro sia sotto l’aspetto tecnico che sotto quello economico.
L’ALLENATORE. Mister Tudor lo ripete come un mantra: di futuro si parlerà solo dopo la partita contro la Lazio. Questo glissare del croato lascia tuttavia poco tranquillo l’ambiente, con i tifosi gialloblù che rivedono gli spettri della scorsa estate, quando Juric salutò per poi accasarsi al Torino. Impensabile che il Gigante di Spalato non abbia attirato l’attenzione, resta da capire quali offerte gli saranno (o gli siano già state) recapitate. Occhio all’Atalanta: se D’Amico dovesse accasarsi a Bergamo e Gasperini dovesse lasciare la piazza orobica, attualmente in piena fase di rinnovamento dopo l’arrivo degli americani, è possibile che il d.s. provi a cercare un allenatore dal profilo simile. I nomi, in tal senso, sarebbero ovviamente quelli dei due tecnici croati.
I GIOCATORI. In estate il bilancio come di consueto reclamerà la propria parte, quindi qualche “big” è destinato a partire. I nomi più caldi sono senz’altro quelli di Casale, Barak e Simeone, ma anche Tameze, Caprari e Ilic hanno più di qualche estimatore. Sia chiaro, non stiamo parlando di smobilitazione, ma qualche sacrificio sarà fatto.
LA PROPRIETÀ. La rivoluzione più clamorosa potrebbe tuttavia arrivare a livello di proprietà: già nelle scorse settimane si è infatti vociferato di un possibile interesse americano per l’Hellas, ipotesi tutta da verificare ma che potrebbe magari prendere corpo. Visto il momento (squadra ormai consolidata in Serie A, un’altra buona stagione alle spalle e i conti in ordine, ma anche l’incertezza di un futuro senza D’Amico), se Setti volesse vendere questo sembrerebbe effettivamente il momento ideale. Per convincere il patron gialloblù servirà però un’offerta congrua e concreta: secondo i ben informati, si parla di circa centocinquanta milioni di euro.
