Il presidente del Brescia, finora uno dei più accesi sostenitori del blocco del campionato, sembra aver fatto dietrofront
«Ho cambiato idea, mi adeguo alla maggioranza: bisogna tentare di riprendere il campionato, altrimenti qui falliscono tutti.
Certo, in Lombardia è ancora complicato fare i test medici, ma se si riprenderà a giocare non lo faremo in campo neutro: noi resteremo al Rigamonti».
È un dietrofront piuttosto clamoroso quello di Massimo Cellino, il quale, dopo aver per mesi guidato il “fronte del no”, durante un’intervista concessa a Repubblica.it sembra aver completamente cambiato idea.
Alla base ci sono, senza mezzi termini, motivi economici: l’eventuale stop definitivo sarebbe infatti una brutta mazzata per i club italiani, e il Brescia, ovviamente,, non farebbe eccezione.