Il vulcanico presidente del Brescia è assolutamente contrario alla ripresa dei campionati
Il campionato non può riprendere per varie ragioni: a dirlo è Massimo Cellino, il quale durante un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, ha ribadito chiaramente il proprio pensiero, rispondendo per le rime a chi lo accusa di voler far saltare tutto per riuscire strappare una salvezza a tavolino per il Brescia.
Queste, infatti, le principali dichiarazioni rilasciate alla Rosea dal vulcanico presidente delle Rondinelle:
«Il campionato non può riprendere per una lunga serie di ragioni, innanzitutto per il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sarà decisiva per ripartire.
Non si può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno, data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori.
Anche se si tornasse ad allenarsi ad aprile, i giocatori arrivano da un mese e mezzo di totale inattività, servirebbe un mese di allenamento solo per rimetterli in forma, altrimenti rischiano di infortunarsi tutti tutti. Per fare un esempio, nei giorni scorsi ho messo a disposizione il centro sportivo per allenamenti individuali: dopo neanche mezz’ora di corsa due si sono stirati…
Non giocare per salvare il Brescia a tavolino? Me l’ha urlato Lotito l’altro giorno. Da che pulpito! Lui che fa fuoco e fiamme perché pensa di vincere lo scudetto… A me di retrocedere non frega nulla: finora ce lo siamo meritato e anche io ho le mie colpe. Se ci costringessero a scendere in campo sarei disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più».