Il centrocampista islandese, doppio ex dell’incontro di stasera, ha parlato ai nostri microfoni anche del proprio futuro
Mancano ormai poche ore alla sfida tra Hellas Verona e Udinese, match in programma stasera al Bentegodi con fischio d’inizio alle ore 19.
In occasione della gara abbiamo quindi voluto raggiungere un “fresco” doppio ex dell’incontro, Emil Hallfredsson, per farci raccontare qualcosa sia sulla partita e sui gialloblù che sul suo prossimo futuro.
Di seguito, dunque, la nostro intervista integrale.
Tralasciando gli ultimi due risultati, la partenza dell’Hellas è stata molto buona e probabilmente meriterebbe di avere almeno un paio di punti in più: te lo saresti aspettato?
«Sinceramente subito non sapevo cosa aspettarmi, però ho visto che la squadra ha iniziato bene e quindi sono contento per l’Hellas. La Serie A però è ancora lunga ed è un campionato molto duro, quindi giocatori e mister sanno che dovranno sempre dare il 150% in ogni partita. Sarà importante rimanere con i piedi ben piantati a terra, senza pensare di essere più forti di quanto si è realmente».
Juric è stato accolto in modo piuttosto freddo, ora è già acclamato dal Bentegodi: cosa ne pensi di lui?
«Non ho avuto modo di conoscerlo bene, quindi lo conosco poco. L’importante però è che stia facendo bene a Verona: sono contento per lui e soprattutto per l’Hellas».
Da doppio ex, come vedi Verona-Udinese?
«Sicuramente in questo momento il Verona sta molto bene e viene da una serie di ottime prestazioni. L’Udinese invece ha cominciato al di sotto delle aspettative: nonostante gli ultimi anni non al top, è una società che punta sempre in alto. Per loro il match di stasera sarà quasi come una finale, mentre l’Hellas arriva decisamente più tranquillo».
Parliamo un po’ di te: è vero che stai cercando casa a Verona? C’entra il mercato?
«Magari fosse per un’offerta di mercato (ride, ndr)! È vero, sto cercando casa lì, ma solo perché un giorno vorrei viverci per qualche mese all’anno. Amo la città di Verona».
Quest’estate si è parlato di un tuo possibile ritorno: c’è qualcosa di vero? E ora stai valutando qualche offerta?
«C’è stato qualcosina, ma niente di serio: abbiamo parlato, anche perché io avevo molta voglia di tornare, ma poi in quel momento non c’è stata la possibilità di raggiungere un accordo. Per quanto riguarda il presente, sto aspettando la proposta giusta sia per me e per la mia famiglia. L’Italia resta la mia prima scelta: dopo 12 anni trascorsi lì, è chiaro che sarebbe tutto più facile anche per i miei bambini, che ormai si sentono italiani…».
Sarai allo stadio stasera?
«Non credo che farei in tempo, al momento mi trovo in Islanda (altra risata, ndr)! Poco tempo fa ho giocato con la mia Nazionale (qualificazioni a Euro 2020, ndr), e quindi sto continuando ad allenarmi qui. Certo, se mi mandaste un aereo privato…».
