Il Comune scende in campo, in ballo il torneo iridato. E si riapre la partita Bentegodi
Il Comune di Verona si candida ufficialmente a ospitare alcune delle partite degli Europei del 2032: la Federcalcio aveva già inserito la città tra le possibili sedi delle gare, ma adesso il sindaco Damiano Tommasi ha ufficializzato la candidatura con un’apposita delibera di giunta.
Come riportato dal Corriere di Verona, a fine mese si conoscerà la rosa delle dieci città ospitanti (le candidate sono undici), mentre in autunno la UEFA comunicherà dove si svolgerà il torneo (avversaria dell’Italia è la Turchia). La delibera approvata riapre ovviamente il grande tema dello stadio Bentegodi, da ristrutturare o da ricostruire, nella sede attuale (secondo il progetto in discussione da anni) o altrove.
Queste le principali dichiarazioni rilasciate a riguardo da Tommasi:
«Il Comune di Verona si impegna anche a predisporre un piano di mobilità entro il 31 maggio 2030 che preveda tutte le soluzioni per la regolazione del traffico in città, nei pressi dello stadio e negli altri luoghi interessati, l’assegnazione esclusiva di una quota di parcheggi, nonché la promozione del trasporto pubblico e di forme di mobilità sostenibili. Verranno poi sviluppati e realizzati, in accordo con FIGC e UEFA, un programma di eventi culturali.
Le eventuali spese derivanti dall’attuazione del presente provvedimento dovranno trovare capienza nella programmazione finanziaria dell’Ente. Ospitare questo appuntamento sportivo internazionale rappresenterebbe per Verona un’occasione unica, sia per rinnovare il nostro stadio attraverso anche a finanziamenti pubblici, sia in termini di ulteriore promozione turistica. E uno stadio rinnovato significa anche avere a disposizione uno spazio ulteriore per poter ospitare un’ampia gamma di eventi».