Il Sindaco, raggiunto dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, ha parlato anche dell’attuale situazione del calcio italiano
Di destro, all’Ascoli: Preben Elkjaer ricorda molto bene il suo primo gol italiano. Era il 23 settembre 1984, il Sindaco partì sulla destra, entrò in area, mando al bar un difensore con finta e controfinta e silurò il portiere mettendo a referto la rete che gli diede la prima di una lunga serie di gioie in quello che all’epoca era il campionato più bello del mondo.
Raggiunto dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, Elkjaer ha dunque ricordato quell’episodio, soffermandosi poi sull’attuale situazione del calcio italiano.
Ecco dunque le sue principali dichiarazioni:
«Segnai il mio primo gol in Serie A di destro, contro l’Ascoli. Fu bellissimo perché mi resi conto di aver fatto un gol nel campionato che allora era il più bello del mondo: le difese erano toste, composte quasi solo dagli italiani che vivevano per non farti segnare. Era difficile, ma a ventisei anni ebbi un ottimo impatto con il campionato e questo fu importante per la stagione.
Tanti stranieri in Serie A? I club li comprano perché costano meno e gli italiani, soprattutto i giovani, fanno fatica a emergere. Faccio davvero fatica a trovare una punta italiana di livello e infatti l’Italia è fuori dal Mondiale, una cosa molto triste perché non riesco a pensare a un Mondiale senza l’Italia».
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