Calcio Hellas
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Morilla a CH: “Hongla dà equilibrio al centrocampo. Ricorda Carriço”

Le dichiarazioni dell’ex allenatore del Granada B che ha allenato il centrocampista camerunense nei suoi inizi in Spagna

Il primo rinforzo per l’Hellas Verona di Eusebio Di Francesco è Martin Hongla. Un profilo giovane ma con già diverse esperienze tra Spagna, Ucraina e Belgio, a cui si aggiungono le cinque presenze con la nazionale camerunense. Il classe 1998 arriva in prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni.

Per conoscerlo meglio, CalcioHellas.it ha contattato Pedro Morilla, ex allenatore del Granada B e attualmente d.s. del Wuhan Three Towns nella seconda divisione cinese:

Quali sono le caratteristiche di Martin Hongla?
È un centrocampista difensivo, ma può agire anche da difensore centrale. Alcune partite le ha disputate anche da mezzala, ma il meglio di sé lo da al centro. Con me al Granada ha giocato più da difensore che da mediano. Ha una buona tecnica e una buona uscita col pallone, anche se preferisce fare le cose semplici. In mezzo al campo riesce a dare equilibrio”.

Quali sono i suoi punti di forza e in cosa deve migliorare?
“Ha un buon posizionamento e legge bene il gioco: per questo riesce spesso ad anticipare gli avversari. Al Granada cercavamo soprattutto di velocizzare il suo gioco quando veniva impiegato a centrocampo e credo che già sia migliorato molto in quanto a dinamicità nelle sue esperienze tra Spagna, Ucraina e Belgio. Me lo ricordo come un giocatore molto irruento, che voleva andare su tutti i palloni e noi abbiamo cercato di disciplinarlo un po’, ma per l’età che aveva si vedeva che aveva moltissimo talento”.

C’è un giocatore a cui somiglia?
Mi ricorda l’ex Siviglia Carriço per la sua duttilità nel giocare sia a centrocampo che in difesa. Mentre da difensore centrale somiglia a Kounde”.

Dove lo collocherebbe in un 4-3-3 o in 4-2-3-1?
In un 4-3-3 in una squadra che inizia l’azione dal basso lo vedo bene come difensore o come mediano, ma anche come mezzala perché riesce bene a spingere in avanti ma anche a recuperare. Nel 4-2-3-1 lo vedo come uno dei due davanti alla difesa perché riesce a dare equilibrio e forza al centrocampo”.

Quali sono i ricordi che ha con lui al Granada?
“La mia prima tappa insieme a lui è stata da segretario tecnico del club quando ha debuttato con Lucas Alcaraz in Prima Squadra. Aveva 18-19 anni e credevamo molto in lui. Nella seconda tappa mi è toccato convincerlo per farlo restare nel Granada B perché io credevo molto in lui, mentre l’allenatore della Prima Squadra non lo vedeva. Gli feci capire che se non fosse arrivata un’offerta importante sarebbe rimasto con la squadra B ed è stato metà stagione con noi: avevo un rapporto speciale con lui e gli dicevo che doveva solo avere pazienza che poi avrebbe avuto una ricompensa. Poi è andato in Ucraina e da lì è iniziata la sua ascesa. Mi è dispiaciuta la sua partenza, ma allo stesso tempo capivo che quella categoria gli stava stretta”.

C’è qualche aneddoto?
“Come aneddoto posso dire questo: ho cercato tutti i giorni di convincerlo che nonostante la categoria, gli avrebbe fatto bene rimanere con noi. Martin è un bravo ragazzo e un grande professionista, si vedeva che aveva caratteristiche importanti. Si è conquistato un posto con la sua nazionale e adesso giocherà in Italia: sono contento per lui, se lo merita”.

Subscribe
Notificami
guest

1 Commento
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Loriano Tuppini
Loriano Tuppini
2 anni fa

Il futuro della nostra società in generale, come nel calcio , risiede in persone che hanno. Fame , cuore ,cervello,

Articoli correlati

L’argentino potrebbe tornare a disposizione di Baroni per la gara contro la Lazio...
Le dichiarazioni dell’ex centravanti gialloblù sulla propria esperienza all'Hellas...

Dal Network

Il report medico del club biancoceleste sulle condizioni del difensore...
Esordio con un ko per Cannavaro sulla panchina bianconera ...

Altre notizie

Calcio Hellas