
Partita a due volti per i gialloblù che, fino all’84’, conducevano agilmente per 2-0 sul Venezia, salvo poi complicarsi la vita
È un Verona che si è terribilmente complicato la vita da solo quello uscito dal Bentegodi con una vittoria sul Venezia rimediata solamente dopo i tiri di rigore: i gialloblù, dopo essere andati avanti per 2-0, hanno infatti avuto un black-out potenzialmente letale, ma sono stati bravi a crederci fino alla fine.
Con questa premessa, andiamo quindi a vedere le pagelle di Faraoni e soci.
PANDUR: 8. Incolpevole sui gol, sfodera alcune parate importanti e al 120′ è anche fortunato quando viene graziato da Johnsen. Ai rigori, poi, si esalta: i due penalty parati lo rendono l’eroe della serata.
FARAONI: 6. Gioca meno di mezz’ora, poi è costretto ad abbandonare il campo. Speriamo non sia nulla.
MAGNANI: 6. Un tempo per riprendere confidenza con campo e mettere qualche altro minuto nelle gambe. Esce tra primo e secondo tempo, speriamo per preservarlo.
EMPEREUR: 5,5. Solido per buona parte della gara, negli ultimi minuti e nei supplementari va in difficoltà, contribuendo peraltro al pareggio ospite: vero, il passaggio di Amione è suicida, ma anche lui ci mette del suo…
RÜEGG: 6,5. Il giovane esterno fa vedere spunti decisamente interessanti. Esce prima della fase di “apnea” della squadra e strappa una sufficienza bella corposa.
VIEIRA: 6,5. Compitino in mezzo al campo, dove si limita a fare legna. Durante il secondo tempo supplementare è però al posto giusto al momento giusto.
ILIC: 6,5. Per lunghi tratti è padrone del centrocampo, si spegne alla distanza. Suo il gran gol che apre la partita e che gli vale mezzo voto in più.
LAZOVIC: 6. In occasione del primo gol veneziano viene scherzato da Johnsen, ma mette a referto l’assist per Salcedo e ha anche il merito di segnare uno dei rigori con una trasformazione perfetta. Facciamo una media e optiamo per la sufficienza.
BARAK: 5,5. Si vede raramente. Se non altro segna uno dei rigori.
ZACCAGNI: 6,5. Autentica spina nel fianco della difesa arancioneroverde. Peccato per quella mancata deviazione su assist di Salcedo, ma la sua prova è molto positiva.
SALCEDO: 6. Un gol facile facile e un cioccolatino che però Zaccagni non sfrutta. Per il resto (molto) poco da segnalare.
DAWIDOWICZ: 6. Si divora un gol quasi fatto, ma non è il suo mestiere. Anche per lui minuti importanti nelle gambe.
DIMARCO: 6,5. Entra con la voglia di spaccare il mondo e ingaggia un personalissimo duello con Pomini che, però, viene vinto dal portiere: l’estremo difensore avversario infatti gli strozza per due volte l’urlo in gola con un paio di interventi prodigiosi. Il suo impatto sul match, comunque, è positivo.
COLLEY: 6,5. Sempre guizzante e imprevedibile.
AMIONE: 5,5. Ingresso-shock per il giovane difensore argentino, il quale con un passaggio da non far assolutamente vedere nelle scuole calcio regala, in collaborazione con Empereur, il pareggio al Venezia. Prova a rimediare nel corso dei minuti, ma quell’assist agli avversari pesa terribilmente sulla sua valutazione.
TAMEZE: 6. Entra e fa tutti i ruoli tranne il suo. Il punto è che li ricopre pure discretamente bene.
JURIC: 6,5. Si trova ad avere a che fare con un’emergenza che si aggrava nel corso della partita, ma fino all’84’ conduceva per 2-0 senza affanni. La mezz’ora “extra” non è certamente colpa sua.
