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Bogdani: “Verona è nel cuore. Kumbulla? Sembra un veterano!”

L’ex attaccante gialloblù, raggiunto dai colleghi di Telearena, ha speso due parole anche sulla sua unica stagione tra le file dell’Hellas

Il Coronavirus, Kumbulla, l’Hellas Verona 2004/2005 e… Briegel: sono tanti gli argomenti toccati da Erjon Bogdani durante una delle ultime puntate di Contropiede Daily, il programma homemade di Telearena.

Senza perdere tempo, andiamo quindi a vedere le principali dichiarazioni dell’ex attaccante gialloblù.

VERONA. «Verona è una città che mi è rimasta nel cuore: ogni tanto ci torno, lì ho anche una casa».

LA QUARANTENA. «In questi giorni sono a Salerno, e come tutti sono chiuso in casa. Speriamo di sconfiggere al più presto questo virus, in modo da tornare al più presto alla vita di prima…».

GLI AIUTI ALBANESI. «Mi ha fatto molto piacere vedere gli albanesi all’Italia: noi albanesi siamo molto grati al Paese che negli anni ha sempre avuto le porte aperte per noi, quindi in questo momento di difficoltà è giusto fare la nostra parte. Non siamo uno stato particolarmente ricco, ma ci saremo».

KUMBULLA. «Kumbulla è stato giocatore importante per Under-19 albanese, come dimostra anche il fatto che abbia giocato anche un anno da “sotto età”. Lo avevo notato sin da subito: ha le qualità e il fisico per giocare in Serie A, ma è stato bravo a sfruttarle nel modo giusto. Sta disputando veramente un ottimo campionato, quindi è normale che sia finito nel mirino di tante grandi squadre. Non so se possa già ambire a una “big”, perché nel calcio bisogna sempre dimostrare, ma lui ha tutto per farlo: pur essendo così giovane gioca come un veterano e ha una grande capacità di lettura situazionale, oltre, come detto, a un gran fisico. Vista l’età, può inoltre crescere ancora molto».

L’HELLAS. «Quando sono arrivato (stagione 2004/2005, ndr) ho trovato una grande squadra, ma anche un ambiente un po’ “depresso”. Potevamo sicuramente fare bene, ma nemmeno la società ci ha dato una mano: a gennaio sono stati ceduti giocatori importanti senza rimpiazzarli, e ci siamo trovati con una rosa un po’ “corta”. Alla fine non siamo riusciti a qualificarci ai play-off, dove secondo me avremmo potuto dire la nostra. Mi è dispiaciuto anche aver dovuto saltare qualche partita per rispondere alla chiamata dell’Albania: all’epoca purtroppo la Serie B non si fermava per le Nazionali».

“QUEL” DERBY. «Ricordo molto bene il derby contro il Vicenza: fu una partita fantastica, vincemmo 5-3 e segnai una doppietta. In tribuna c’era anche Briegel, allora CT dell’Albania: a fine partita mi parlò per sincerarsi delle mie condizioni fisiche. Fu da quella partita che ritrovai la Nazionale, quindi per me fu doppiamente speciale!».

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