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Zigo senza freni: “Il denaro vince sull’uomo. I presidenti vogliono giocare? Che scendano in campo loro!”

Il Killer di Oderzo, interpellato da L’Arena, non le manda certo a dire e attacca direttamente i vertici del calcio

Un attacco diretto a presidenti e al “dio denaro”: è uno Zigoni (come sempre) incontenibile quello interpellato da L’Arena riguardo l’emergenza Coronavirus nel mondo del calcio.

Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni rilasciate dal Killer di Oderzo ai colleghi del quotidiano scaligero.

IL DIO DENARO. «Dicono che il Coronavirus sia la terza guerra mondiale, e in guerra non si giocano i campionati, ma il denaro vince sempre sull’uomo. Ci sarebbe da vergognarsi nel deridere i belgi perché hanno chiuso il campionato o Cellino perché non vuole giocare. Ma come si può parlare di calcio con i morti in corsia, i corpi bruciati senza l’ultimo saluto e con la gente che ogni giorno si contagia. Il denaro è la rovina del mondo!».

I PRESIDENTI. «Mi dispiace che Setti voglia giocare, ma credo si sia fatto trascinare da altri in Lega. Se Lotito vuole lo scudetto, dateglielo, anzi ho una proposta: perché non giocano i presidenti? Non hanno rispetto né per i morti, né per medici e infermieri».

LA RIPRESA. «Se tutto va bene si riprende a settembre oppure ottobre, e poi da gennaio si fa il prossimo campionato: il tutto con il pubblico, perché senza tifosi non è calcio».

LA VITA IN QUARANTENA. «Già prima del Coronavirus difficilmente uscivo, mi limitavo ad accogliere qualche amico in taverna. Ora passo dal letto al divano, leggo, guardo la televisione e faccio avanti e indietro in appartamento come un deficiente…».

IL TAGLIO DEGLI STIPENDI. «Mi ricordo quando ci rifiutammo di giocare a Bari per via del colera (anno 1973, ndr): alcuni miei compagni si lamentarono perché il presidente Garonzi ci aveva trattenuto dei soldi dalle buste paga (vennero usati per “risarcire” il Bari, ndr). A me non interessava: i soldi non duravano e non mi sono mai piegato per una banconota…».

VERONA. «La gente di Verona mi ama ancora perché non sono mai stato ruffiano. Per fare un esempio, a gennaio mi hanno suonato il campanello e alla porta ho trovato un signore che mi ha regalato delle bottiglie di Recioto dicendomi: “Sei e sarai sempre nei cuori dei tifosi gialloblù”. Sono rimasto senza parole. Amo Verona e dico ai veronesi di farsi forza, perché ne verremo fuori.Attenti però, perché si vive una volta sola, quindi le precauzioni non sono mai troppe».

JURIC. «Juric è il segreto del Verona, non ci sono giocatori che tengano. Il mister è stato determinante: ha trasformato una squadra fragile in un’armata invincibile. Mi dispiace che adesso si sia interrotto tutto, ma ci sarà anche un tempo per tornare a sorridere».

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Giovanni
Giovanni
4 anni fa

Grande zigo… Sempre nel cuore dei tifosi hellas

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