Nessuno stravolgimento, ma tanti piccoli accorgimenti relativi a diversi aspetti del gioco
Sono parecchie le modifiche apportate al regolamento del calcio al termine della 133a riunione dell’International Football Association Board (l’organo internazionale il cui compito è appunto quello di determinare eventuali modifiche alle norme del gioco).
Per carità, non si tratta di nulla di clamoroso o di rivoluzionario, però si tratta comunque di una serie di piccoli accorgimenti a cui a partire dal prossimo luglio bisognerà adeguarsi.
Andiamo quindi a vedere le principali novità introdotte.
FALLI DI MANO. Cambia poco la questione sul tocco di mano, per il quale tuttavia non si andrà più a valutare la “volontarietà”, bensì (come spesso comunque già si fa tuttora) la “naturalezza” del movimento e la distanza tra i braccio e il corpo. L’unica variazione significativa riguarda infatti il gol nato in seguito a un tocco con il braccio: nel caso dovesse accadere ciò, infatti, la rete verrà annullata anche se il suddetto tocco fosse avvenuto in seguito a un rimpallo fortuito.
RINVIO DEL PORTIERE. Una delle novità più significative riguarda il rinvio dal fondo e in generale i calci di punizione difensivi all’interno dei 16 metri, con il pallone che ora potrà essere passato a un compagno anche se questi si trova dentro l’area di rigore. Occhio però al rovescio della medaglia, perché con la nuova regola la sfera verrà considerata “in gioco” non appena calciata, il che autorizzerà quindi i giocatori avversari a poter entrare in area subito dopo il primo tocco.
SOSTITUZIONI. Piccola rivoluzione anche per quanto riguarda i cambi: da luglio infatti i giocatori sostituiti dovranno uscire dalla linea di campo a loro più vicina. Inutile dire che la nuova norma nasce per combattere le perdite di tempo di quei giocatori che, prossimi all’avvicendamento, fino a oggi si allontanavano il più possibile dal punto d’ingresso del compagno.
BARRIERA. Cambiano le regole per quanto riguarda il “disturbo” della barriera avversaria. I giocatori della squadra che andrà a battere il calcio di punizione non potranno più infatti “inserirsi” nel “muro” della formazione difendente, dovendo stare ad almeno un metro da esso.
CARTELLINI. Qualche novità anche per quanto riguarda i cartellini. Oltre all’introduzione del “giallo” per allenatori e membri dello staff, una novità piuttosto rilevante riguarda la possibilità per la squadra che ha subito un fallo “da ammonizione” o “da espulsione” di riprendere subito il gioco senza aspettare il provvedimento disciplinare da parte dell’arbitro, il quale estrarrà il cartellino solamente alla successiva interruzione di gioco. Questa è forse la variazione che ha destato più perplessità, in quanto i possibili risvolti potrebbero essere di difficile gestione (per esempio, cosa succederebbe se, dopo una “ripresa veloce”, la squadra avversaria recuperasse la palla e segnasse con un giocatore “da espellere”?).
RIGORI. Il portiere potrà avere un piede più avanti rispetto alla riga di porta prima che il pallone venga calciato: è questa la principale novità introdotta dall’IFAB per quanto riguarda i rigori. Gli estremi difensori avranno quindi la possibilità di tenere solamente un piede sulla linea, usando l’altro per darsi lo slancio: verificare se ciò avverrà correttamente sarà ovviamente compito del VAR.
TOCCO DELL’ARBITRO E PALLA SCODELLATA. Niente più “tocchi neutri” dell’arbitro che possano creare cambi di possesso, occasioni pericolose o addirittura gol: con la nuova regola, infatti, se un pallone dovesse colpire il direttore di gara causando uno dei sopracitati eventi, verrà rimesso in gioco dall’arbitro stesso. Ed è proprio questa eventualità a portarci dritti dritti verso un’altra nuova norma, ossia l’abolizione della cosiddetta “palla a due”, che verrà sostituita dalla “palla scodellata” alla squadra che ne era in possesso (con gli avversari che dovranno stare ad almeno 4 metri dal punto di rimessa in gioco).
