Dopo la gara arbitrata in malomodo tra Lazio-Torino, l’arbitro triestino Giacomelli finisce nuovamente in una nuova bufera che questa volta potrebbe trascinarlo addirittura al deferimento. Dopo la famosa partita alcuni supporter biancocelesti hanno individuato il profilo social dell’ufficiale, registrato sotto nickname come “Jack O’Melly” e questo ha fatto scattare l’inchiesta. Da regolamento, infatti, gli arbitri non possono usare false identità o nomi fasulli per impedire l’identificazione in queste piattaforme.
A complicare il fatto, si pone poi la foto profilo scelta dal direttore di gara, nella quale si vede lui in secondo piano, fischietto in bocca e sguardo fisso, mentre in rilievo un concentrato Francesco Totti sta per tirare un calcio di rigore assegnato alla Roma da Giacomelli stesso qualche minuto prima.
L’arbitro potrebbe incappare in un deferimento a seconda dell’esito dell’inchiesta aperta in procura.
Come se tutto ciò non bastasse, dopo il match prima citato tra Lazio-Torino dello scorso 11 dicembre, i tifosi laziali appoggiati dallo studio legale Previti, hanno avviato una class action (azione legale collettiva) contro Giacomelli e Marco Di Bello, rispettivamente arbitro e supervisore Var della gara, a seguito dell’espulsione di Ciro Immobile e del rigore non concesso per il tocco di mano di Iago Falque in area di rigore chiedendo il risarcimento dei danni causati a ogni singolo tifoso per via di una “lesione al proprio diritto di poter vivere la propria passione sportiva a causa di condizionamenti illeciti”.