Il doppio ex di Verona-Atalanta, nonché Ambasciatore Gialloblù, ha parlato ai nostri microfoni a poche ore dalla sfida del Bentegodi
A Verona ci è nato, ma a Bergamo è rinato dopo un brutto infortunio: Giancarlo Savoia è senz’altro uno dei più rappresentativi doppi ex di Hellas–Atalanta, sfida che questa sera seguirà dunque con particolare interesse.
Per l’occasione abbiamo quindi deciso di raggiungerlo e di scambiare due chiacchiere con lui tra passato e presente: di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva all’Ambasciatore Gialloblù.
Una sfida da doppio ex: quali sono i ricordi più belli che ti legano a Verona e Atalanta?
«Con il Verona ci sono nato e in gialloblù ho trascorso dieci anni, vivendone di tutti i colori: retrocessioni, promozioni, commissariamenti della società, vari presidenti… Diciamo che ho fatto un po’ di storia del Verona. Lì ho conosciuto tanti amici, alcuni dei quali purtroppo se ne sono anche andati: l’età in fondo va avanti, la vita è anche questo. L’Atalanta invece è stata la mia salvezza: avevo avevo 24 anni e, dopo aver fatto praticamente tutta la trafila della Nazionale, ero reduce da un gravissimo infortunio che mi aveva tenuto fuori due anni. Il presidente Bonazzi mi portò a Bergamo e lì per me fu un nuovo inizio e una nuova meravigliosa vita: al mio primo anno giocai praticamente tutte le partite e centrammo la promozione. Tra l’altro in quella squadra giocava anche Antonio Percassi, attuale presidente proprio dell’Atalanta».
Più stupito dall’Hellas che ha lottato per la zona europea o per l’Atalanta che ancora lotta per lo scudetto?
«Io credo che sia difficile dire chi ha stupito di più, entrambe hanno davvero fatto una stagione eccellente e poi sono due squadre molto simili sotto l’aspetto del gioco e dell’atteggiamento. Il Verona ha ottenuto questi risultati grazie soprattutto al gruppo e a un allenatore come Juric che ha saputo unire e compattare la squadra: tutti si aiutano l’uno con l’altro e quando sono in campo non notano gli errori dei compagni, ma cercano di mettersi una pezza. L’Atalanta invece può ancora dire la sua in questo campionato e poi rimanere in alto per molti anni, anche perché ha un settore giovanile incredibile!»
Il Verona ormai non ha più molto da chiedere a questo campionato: è l’occasione per sperimentare o si dà tutto fino alla fine?
«Io credo che questo sia il momento di divertirsi, perché è la cosa più bella di tutte, ma anche di sperimentare: se si inserisce un giovane in una squadra forte e in un contesto in cui tutto gira bene, può essere messo in condizione di esprimersi al meglio e di mettere in mostra tutta la propria fantasia e le proprie qualità. La fantasia nel calcio è importante, altrimenti i giocatori sarebbero solo dei robot. Mi piacerebbe molto vedere Lucas, a cui qualche tempo fa ho consigliato di esercitarsi molto anche con il destro, il suo “piede debole”: vorrei verificare che abbia ascoltato il mio consiglio! (ride, ndr)».
Che partita ti aspetti oggi? Pronostico?
«Mi aspetto una gran partita da entrambe le squadre. Penso che l’Atalanta faticherà contro di noi: a prescindere da quello che poi sarà l’esito, mi immagino un grande equilibrio. Difficile fare pronostico, ma spero in una sorpresa del Verona: in fondo sono pur sempre Ambasciatore Gialloblù…».
Grandissimo Savoia
Sempre grande Giancarlo..??