Che la prestazione di Ermanno Feliciani non sia stata esaltante è palese: l’arbitro di Juventus–Verona non ha infatti convinto praticamente nessuno, Luca Marelli compreso.

Queste, infatti, le dichiarazioni rilasciate dall’ex arbitro a DAZN dopo il match di ieri sera:

«Il fuorigioco di Kean c’è, di tre o quattro centimetri credo. In presa diretta era impossibile accorgersene, questa chiamata è merito del fuorigioco semi-automatico che serve proprio a questo: individuare quei fuorigioco che sono assolutamente invisibili all’occhio umano. In una partita senza tecnologia questa rete sarebbe stata convalidata, ma la tecnologia è stata inserita per questo.

Sulla seconda rete annullata lasciamo da parte la sceneggiata di Faraoni, ciò che ci interessa è l’infrazione: non c’è un fallo volontario di Kean, ma questi interventi che vanno a impattare sul volto di un giocatore vengono sempre puniti ed è giusto perché bisogna tutelare il volto. La sbracciata c’è, il fallo c’è, l’on-field-review è corretta. Ed è corretto annullare il gol.

Feliciani, autore di una brutta prestazione, non ha però visto un pugno di Gatti a Djuric. Su questi episodi bisogna sempre vedere se la mano è aperta o c’è un pugno chiuso: se c’è il pugno chiuso la volontà è quella di colpire, e in questo caso il pugno è chiuso quindi c’è la volontarietà di Gatti di colpire Djuric. A mio parere in sala VAR hanno ritenuto che forse fosse un episodio tra il giallo e il rosso, ossia tra l’antisportivo e la condotta violenta. Per me è condotta violenta perché il pugno è chiuso, anche se il fatto che il colpo vada tra spalla e petto potrebbe aver portato il VAR a non richiamare l’arbitro all’on-field-review».