
Il tecnico gialloblù ha parlato in conferenza alla vigilia di Udinese-Verona
Si è da poco conclusa la conferenza di mister Zaffaroni, chiamato a presentare Udinese–Verona ai microfoni della sala stampa della sede di via Olanda.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico dell’Hellas.
IL MERCATO. «Conosciamo le caratteristiche di Ilic, è stato un giocatore importante per il Verona e abbiamo cercato di utilizzarlo fino all’ultimo, ma da ora in poi non ci sarà e quindi dobbiamo pensare a chi c’è. Non ho ancora visto Duda al campo, quindi riesco a valutarlo. Ngonge, Zeefuik e Braaf si sono allenati con continuità e stanno trovando un po’ di condizione, ora devono entrare nei nostri principi di gioco. Restiamo comunque concentrati sulla partita».
L’AVVERSARIO. «L’Udinese è una squadra consolidata in Serie A, forte sia fisicamente che sotto l’aspetto della qualità. Sono anche molto temibili sulle palle inattive e in più giochiamo a casa loro. È una gara ricca di insidie, serviranno il giusto atteggiamento e tanta attenzione. I duelli saranno molto importanti. Per noi sarebbe importantissimo portare a casa un risultato utile».
LA CLASSIFICA. «Il nostro percorso deve essere chiaro, dobbiamo riuscire a rimanere in corsa per giocarci le nostre carte fino alla fine. Servirà una grande forza mentale perché è molto difficile non farsi influenzare dai risultati delle altre, tuttavia le uniche cose che contano siamo noi e la partita in arrivo».
LA SETTIMANA. «È evidente che questa non sia stata una settimana come le altre, ma dal punto di vista pratico siamo riusciti a fare ciò che volevamo e quindi sono soddisfatto. Ci siamo preparati bene, dando il massimo in tutti gli allenamenti».
L’INFERMERIA. «Henry e Hrustic staranno fuori a lungo, Veloso ha avuto un problema muscolare durante la scorsa rifinitura e sicuramente non ci sarà. Faraoni è tornato in campo e durante questa settimana aumenterà i carichi di lavoro. Rispetto all’ultima gara recuperiamo Verdi».
IL RAPPORTO BOCCHETTI. «In uno staff moderno è fondamentale lavorare in totale sintonia, è importante che siano tutti coinvolti. La figura dell’allenatore che si occupa di tutto è impossibile al giorno d’oggi e credo che la direzione futura sia quella di staff sempre più articolati».
