L’autore del gol che nel ’90 sancì la seconda Fatal Verona si è raccontato a L’Arena
Nicolò Casale come Davide Pellegrini? È ciò che l’ex centrocampista gialloblù, eroe della seconda Fatal Verona, si augura.
Queste infatti le sue principali dichiarazioni rilasciate durante l’intervista concessa a L’Arena in vista del match in programma domani sera al Bentegodi.
UN GOL STORICO. «Nel 1990 entrai nella storia del Verona senza pensarci: appena presi la palla non sapevo cosa fare, poi una volta davanti a Pazzagli, una montagna umana, optai per un pallonetto con il piede debole. Fui folle e fortunato. Chi vorrei segnasse questa volta? Casale, un veronese che ha fatto la gavetta che poi è tornato a casa, disputando peraltro una buona stagione. Lui sarebbe perfetto».
IL VERONA DI OGGI. «L’Hellas ha tutto per mettere in difficoltà il Milan e avendo già centrato l’obiettivo potrà giocare leggero e cattivo come al solito. L’intensità dell’Hellas ti ammazza e il suo talento offensivo può fare la differenza. È una formazione che non smette mai di stupire. Chi meglio tra Juric e Tudor? Il primo ha fatto divertire, il secondo è andato anche oltre. Merito comunque anche di Simeone, un giocatore che si è consacrato attaccante di razza e che ha spostato gli equilibri».
CONFRONTI. «Io mi rivedo un po’ in Caprari per tipo di gioco, modo di stare in campo e gestire la palla. Il Milan di ieri e di oggi? Quello che affrontammo noi era una squadra completa, quello odierno è fortissimo ma ancora in cerca di una consacrazione».