L’ex giocatore gialloblù ha parlato con i colleghi de L’Arena tra passato e presente
Un tuffo nel passato, ma anche parecchio apprezzamento per il presente: questo quanto emerge dalla parole di Francesco Guidolin, chiamato dai colleghi de L’Arena a spendere due parole sul Verona di ieri e di oggi.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni dell’ex centrocampista.
L’HELLAS DI UNA VOLTA… «Il Verona è stato la mia gioventù, sono arrivato ragazzino e me ne sono andato uomo. Ho un ricordo fantastico della città e di una società che si è presa la ribalta. Lì ho lasciato il cuore. Chi vedrei bene in questo Hellas tra le leggende del passato? Fanna perché è il giocatore perfetto, ma anche Tricella, un libero moderno e avanti con i tempi. Certo poi non posso dimenticare il maestro di tutti, Osvaldo Bagnoli…».
… E QUELLO DI OGGI. «Il Verona di Tudor è bello da vedere: è una squadra che gioca un calcio verticale, intenso, organizzato, concreto e redditizio. Ci sta facendo divertire. Meglio di quello di Juric? C’è continuità. Quel Verona era intenso e aggressivo, Tudor ha avuto il merito di dargli un seguito».
I SINGOLI. «Barak è l’uomo-copertina e per lui parlano i numeri: con Tudor ha trovato la propria dimensione e sta vivendo il momento migliore in carriera. Simeone segna tanto e lo fa perché è messo nelle migliori condizioni possibili. Anche in questo caso si vede che l’allenatore ha toccato le corde giuste. Al funerale di Mascetti poi ho rivisto Faraoni, un giocatore che ho avuto la fortuna di “svezzare” a Udinese e che ora ha trovato la propria consacrazione ed è diventato un leader. È il giocatore perfetto nel contesto perfetto, ma d’altronde in tanti a Verona hanno trovato terreno fertile per il salto di qualità».
Per me sarebbe stato un buon ritorno, ti ho sempre ammirato come mister e come uomo,ti ho incontrato molti anni fa in una cena organizzata dell’hellas allora alla presidenza Guidotti, Di lupo D’Agostino buon proseguo