L’ex gialloblù, raggiunto da La Gazzetta dello Sport, ha parlato in vista del match in programma domenica
Per battere il Verona servirà pareggiarne l’intensità: questo il “consiglio” dato da Francesco Guidolin al Milan in vista della sfida in programma domenica al Bentegodi.
Raggiunto dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista gialloblù ha infatti presentato il match tra gli uomini di Tudor e quelli di Pioli, un crocevia importantissimo per la corsa al titolo dei meneghini.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA FATAL VERONA. «Nel ’73 ero un giovane arrivato dal Giorgione di Castelfranco Veneto, il cui presidente era il padre della mia futura moglie. In pratica a vendermi all’Hellas fu mio suocero! All’epoca comunque il Milan era reduce dalla finale di Coppa delle Coppe vinta contro il Leeds ed era una squadra stanca e a pezzi, oggi invece è in salute e gioca ad alti livelli».
L’HELLAS. «Il Verona ha tre elementi che mi piacciono moltissimo: Barak e Caprari sono due giocatori difficili da “leggere” perché si muovo benissimo tra le linee, mentre Simeone è protagonista di una stagione straordinaria».
LA PARTITA. «Il Verona è combattivo, quindi il Milan dovrà riuscire a pareggiare l’intensità dell’Hellas per far emergere la maggiore qualità. I rossoneri dovranno andare a prendere alto l’avversario, cercando anche si essere più reattivi sulle seconde palle».
LA CORSA SCUDETTO. «Sia Pioli che Inzaghi meriterebbero i vincere lo scudetto, ma penso che a tre giornate dalla fine i due punti di vantaggio del Milan abbiamo un certo peso. Fatta in caso di vittoria a Verona. No, ci sono altre due partite e l’Inter ha un calendario sulla carta più agevole».