Il doppio ex di Inter-Verona ha parlato a Tuttosport in vista del match in programma domani al Meazza
Tra i tanti doppi ex di Inter-Verona a spiccare è senz’altro Andrea Mandorlini: sette anni da giocatore in nerazzurro e cinque da allenatore in gialloblù, il tecnico ravennate è legato a doppio filo a entrambe le squadre in campo domani al Meazza.
Ecco dunque perché i colleghi di Tuttosport hanno deciso di raggiungerlo e di scambiare con lui quattro chiacchiere non solo sulla gara, ma anche sulla stagione e su qualche giocatore dell’Hellas.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA PARTITA. «L’Inter è rientrata in corsa per lo scudetto e sembra avere il calendario più facile, ma le partite vanno giocate. Battere il Verona non sarà facile perché è una squadra che sta bene e che giocherà a mente libera. Hanno gamba, autostima e proveranno come sempre a pressare alto per rubare palla vicino alla porta, forti anche del grande seguito dei propri tifosi (sfondata quota mille biglietti venduti, ndr)».
LA STAGIONE. «Il campionato dell’Hellas è al di sopra delle aspettative e hanno a più riprese dimostrato di potersela giocare a viso aperto anche contro avversarie più quotate. L’entusiasmo e la voglia di arrivare potrebbero essere una molla importante».
I SINGOLI. «Ho avuto il piacere di Simeone, un giocatore che fino a qualche anno fa spendeva moltissimo e arrivava poco lucido sotto porta, mentre ora negli ultimi metri è diventato letale. Oggi potrebbe fare comodo all’Inter. Barak si distingue da ormai un paio d’anni e Casale è bravo, ma tra tutti a me piace da morire Ilic: con quel fisico e con quelle qualità è destinato a un grande club».