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Tudor (SKY): “Vittoria meritata. Barak potrebbe stare in qualsiasi rosa di Serie A”

Le dichiarazioni dell’allenatore croato dopo la vittoria contro i neroverdi

L’allenatore dell’Hellas Verona, Igor Tudor ha parlato a Sky Sport dopo la vittoria contro il Sassuolo:

“Abbiamo fatto un risultato importante contro una grande squadra, che appena una settimana fa aveva vinto ad Empoli. Questo risultato ha un valore doppio perché mettiamo un altro mattone per il nostro obiettivo che rimane la salvezza. Nel primo tempo  se avessimo segnato 7-8 gol non ci sarebbe stato da sorprendersi perché abbiamo creato tanto davanti, eravamo tosti e belli, guardiamo al futuro con ottimismo”.

BARAK. “Ne abbiamo parlato tanto di lui in passato, i problemi adesso sono alle spalle. Lui è un trequartista importante perché collega il centrocampo all’attacco. E’ perfetto per questo tipo di calcio, sono contento per lui: ha talmente tante qualità che potrebbe stare nella rosa di qualsiasi squadra di Serie A. Parole nel finale? Sono cose nostre, dopo la vittoria si condivide un po’ di amore, energia in campo”.

SIMEONE. “Lui ha segnato 12 gol sin qui, per me a fine stagione arriva a 20 o molto vicino. Un attaccante che fa 20 gol potrebbe stare in una rosa di una grande squadra, non so se titolare, ma nella rosa sì. Perché gli vogliono bene tutti gli allenatori? Perché è un bravissimo ragazzo e anche quando non segna fa sempre bene grazie alla sua generosità. E’ importantissimo per la squadra e gli auguro che possa sbloccarsi presto”.

PERICOLO DI RIAPRIRLA. “Sappiamo che a volte il calcio non è giusto, come ad esempio la scorsa settimana con la Salernitana. Oggi abbiamo meritato e siamo contenti. Alla lunga se fai le cose giuste poi ne esci”.

DIFFERENZE CON JURIC. “Il modo di difendere dipende dalle caratteristiche. E’ bello segnare tanti gol, ma è anche brutto concederli: lo spettacolo ci guadagna, ma l’allenatore vorrebbe sempre concedere di meno. Poi dipende dagli allenamenti. Anche se abbiamo lo stesso gioco, le interpretazioni sono sempre diverse e dipende dalle caratteristiche dei giocatori: ad esempio Caprari è più un 10 e Zaccagni un esterno. Simeone non c’era… Ci sono un po’ di cose in comune, ma anche differenze”.

 

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