Il difensore classe 1998 è stata una delle rivelazioni del girone d’andata dei gialloblù
Dopo Kumbulla, Rrahmani e Lovato, il Verona si conferma abile a mettere in luce i giovani difensori. Stavolta è il turno di Nicolò Casale, prodotto del settore giovanile e protagonista per continuità di prestazioni in questa prima parte di stagione.
Una crescita figlia della gavetta, per il classe 1998 che è tornato alla base dopo 4 stagioni in prestito tra C e B. Dopo la promozione con l’Empoli e il premio come miglior difensore della cadetteria, Casale ha dimostrato sin da subito grande abnegazione, certificata dalla fiducia riposta sia da Di Francesco che da Tudor. Inoltre, il difensore originario di Negrar ha mostrato una buona duttilità, cosa non scontata vista la sua grande fisicità. Da centrale a terzo di destra o di sinistra, fino a esterno di centrocampo come nella gara contro il Napoli al Maradona.
Ma la fotografia della sua prima metà di stagione forse è rappresentata al meglio dal duello vinto contro Vlahovic nell’ultima gara del 2021. Contro il capocannoniere del campionato, il difensore gialloblù non gli ha mai concesso un’occasione pulita, ed è stato autore anche di una chiusura tempestiva in scivolata, quando si è immolato su una conclusione ravvicinata di Bonaventura.
L’Hellas ci crede e se lo gode, dopo averlo blindato fino al 2026. Un riconoscimento importante, per tutelarsi dalle possibili offerte delle big. E dalla capitale arrivano i primi rumors di un interesse della Lazio. “Voglio che rimanga almeno fino a giugno, poi se ne parlerà”, aveva detto nelle scorse settimane il suo agente Mario Giuffredi. Parole che allontanano e rinviano le voci sulla sua partenza almeno fino alla prossima estate. Per quella che in futuro potrebbe essere l’ennesima plusvalenza in un reparto in cui l’Hellas ha saputo sempre rinnovarsi.
