Juric regala un’altra salvezza prima di andarsene, D’Amico si conferma in grado di fare tanto con poco
Stagione finita, tempo di bilanci. La fine del campionato è infatti ormai arrivata e quindi è arrivato il momento del nostro consueto pagellone.
Dopo aver valutato i giocatori, andiamo a dare un’occhiata al rendimento di allenatore e direttore sportivo.
JURIC: 8Finché c’è stato bisogno di spingere la sua squadra non si è tirata indietro e ha portato a casa la seconda comoda salvezza, questa volta con dieci giornate di anticipo. Una volta raggiunto l’obiettivo, complici vari fattori (appagamento, stanchezza, infortuni…) il rendimento è sicuramente calato, ma francamente non ci sentiamo di addossare colpe a un allenatore che, anche se a volte con toni poco concilianti, ha sempre cercato il meglio per l’Hellas. L’anno prossimo non siederà più sulla nostra panchina: se è stata la scelta giusta lo sapremo solo vivendo, quel che è sicuro è che sentiremo quantomeno la mancanza del “personaggio” Juric. Grazie di tutto, mister! |
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D’AMICO: 8Ricostruire una squadra dopo aver perso tutti i migliori, e con un budget limitato, non è certo facile, ma lui per il terzo anno di fila ha azzeccato degli innesti che poi si sono rivelati importanti. Qualche errore di valutazione (in particolare sullo stato fisico, vedi Benassi e Vieira, giusto per fare due nomi) è senz’altro stato commesso, ma fare le nozze con i fichi secchi è sempre un’impresa… |
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D’amico questo anno ha il compito più difficile. Il terzo anno è critico da sempre per l’hellas
Iuric è scappato. Capiremo più avanti se perché ha dei limiti umani o se ci è stato nascosto altro. La squadra ha avuto un tracollo che fa pensare a problemi interni non comunicati all’esterno. Inutile far finta di nulla … meglio così. Grazie di tutto fino a febbraio. Poi amen…
Concordo pienamente…adesso basta!!!
Si sì grazie juric ma adesso basta .