Il doppio ex di Udinese-Verona, raggiunto da L’Arena, non si è limitato a presentare il match in programma domenica
Kalinic? Appena si riaccenderà, per gli avversari saranno dolori. Parola di Totò De Vitis, il quale ai microfoni de L’Arena ha parlato in vista di Udinese-Verona, gara di cui è un doppio ex.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
DOPPIO EX. «A Udine purtroppo conobbi il primo vero infortunio serio: rottura del crociato e dei legamenti, restai fuori nove mesi. Quella era un’Udinese che iniziava a mettere le basi. A Verona ho invece vissuto anni meravigliosi e lasciato tanti amici. Chi sento ancora? Leo Colucci, a cui auguro ogni bene con il Ravenna».
L’HELLAS. «Il Verona di oggi va benissimo. Bravi allenatore e società a indovinare quei tre o quattro calciatori che ora hanno permesso di radicarsi in Serie A e arrivare a Lasagna. Sono molto felice di tutto ciò».
GLI ATTACCANTI. «Non mi sembra il caso di dare addosso a Kalinic: una punta può passare momenti difficili, ma quando si riaccende son dolori per tutti. Guardate Destro ad esempio! L’Hellas poi ha preso Lasagna, un giocatore veloce e che dà profondità, inoltre qualche gol lo segna. È un bell’investimento. Il Verona deve gestire bene questo momento di passaggio, ma il mercato appena concluso e il grande lavoro di Juric possono assicurare un buon futuro».
L’UOMO-MERCATO. «Zaccagni mi sembra innanzitutto un ragazzo con la testa sulle spalle, inoltre ha doti tecniche e fisiche non indifferenti. Per essere dov’è ha poi lavorato sodo e i è costruito di anno in anno. Sì, mi piace davvero molto».
L’AVVERSARIA. «L’Udinese è un esempio che in tanti hanno cercato di imitare. A inizio stagione hanno avuto qualche problemino, ma alla fine trovano sempre il bandolo della matassa. Si tratta di un club serio con una squadra ben guidata».
Ecco…quando