Buonissima prova da parte di Salcedo e Bertini, ma anche Di Carmine entra bene. Non tutti, però, hanno convinto
È un Hellas a due facce quello che esce sconfitto dalla Sardegna Arena: se da una parte c’è infatti chi ha fatto vedere ottime cose, dall’altra ci sono giocatori che non sono riusciti a sfruttare al massimo l’occasione di scalare un po’ le gerarchie di Juric.
Di seguito, infatti, le nostre pagelle di Cagliari-Verona.
PANDUR: 5,5. Il Cagliari tira spesso in porta e lui si fa trovare pronto. Incolpevole sul primo gol, decisamente sorpreso in occasione del secondo.
ÇETIN: 5,5. Un tempo per riprendere confidenza con il campo. Un paio di chiusure interessanti, ma viene bruciato in occasione dell’1-0.
DAWIDOWICZ: 6. Non sempre pulitissimo, comunque si arrabatta.
AMIONE: 5,5. Dopo il debutto-shock contro il Venezia offre una prova tutto sommato discreta, ma pare ancora molto acerbo.
FARAONI: 5,5. Titolare a sorpresa dopo l’infortunio, non può avere il solito passo. Ci sta, ma non è sufficiente.
DANZI: 6. Tanta quantità, meno qualità. Va bene così.
VELOSO: 6. Minuti preziosi per il capitano, il quale non si risparmia (Sottil in occasione del gol gli scappa, ma lui ce la mette tutta) e centra pure un legno su punizione. Alla fine questa partita serviva a testarne la tenuta, e sotto questo aspetto sono arrivate buone notizie.
UDOGIE: 6,5. Parte maluccio, cresce molto nel secondo tempo quando è per esempio decisivo anticipando Pavoletti. Peccato per quel colpo di testa…
BERTINI: 7. Il ragazzo ha personalità da vendere e lo dimostra fino a quando resta in campo. Ci sembra doveroso premiarlo con un bel voto.
COLLEY: 6. A volte si intestardisce troppo, ma è al posto giusto al momento giusto sull’assist di Salcedo.
SALCEDO: 7. Così così da prima punta, decisamente devastante quando si sposta alle spalle di Di Carmine. Dobbiamo però ancora capire su che basi gli sia stato annullato quel gol…
DI CARMINE: 6,5. Propositivo, grintoso, spesso al tiro. Buon impatto sul match e segnale forte per Juric in vista della sfida con l’Atalanta.
DIMARCO: 6. Dimostra di essere uno dei più in forma, ed è suo il cross da cui nasce l’1-1. Troppo “blando” su Sottil, però, in occasione del 2-1.
CECCHERINI: 6. Quando serve fa sentire i tacchetti.
TAMEZE: 6. Senza infamia e senza lode.
BARAK: 6. Come sopra.
JURIC: 6. Sfrutta la partita per far prendere un po’ di confidenza ai giocatori appena rientrati e per testare qualche giovane. La perde per una distrazione nel finale, ma siamo sicuri che abbia avuto più di qualche utilissima indicazione.
Ma solo io ho visto una deviazione di di marco sul secondo goal?
Sembrava anche a me