Il noto volto di Sky ha parlato della squadra di Juric ai microfoni di HV Channel Radio
Dopo aver già raggiunto Vanessa Leonardi dopo Verona-Genoa, i microfoni di HV Channel Radio si sono spostati sul marito e collega della giornalista di Sky, ossia Maurizio Compagnoni, anche lui volto noto dell’emittente satellitare.
Il pretesto è ovviamente stata la sfida in programma domenica tra Milan ed Hellas, ma gli argomenti trattati sono stati vari: di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal giornalista e telecronista durante il Salotto Gialloblù.
MILAN-VERONA. «Ci sono tanti motivi per seguire la partita di domenica. Sono curioso di vedere sia il Milan, capolista e grande sorpresa di questo campionato, che il Verona, una squadra che nonostante abbia cambiato molto rispetto all’anno scorso non sta soffrendo».
GIOVANI, MA NON TROPPO. «Fa piacere vedere che domenica si affronteranno due squadre tanto giovani: negli ultimi anni infatti l’età media del campionato italiano si è alzata troppo. Io non sono uno di quelli che afferma che se uno è bravo deve giocare a prescindere dall’età, perché credo che oltre al talento servano anche personalità e soprattutto una struttura muscolare di un certo livello, però sono contento della strada intrapresa da Milan e Verona. In entrambe le squadre ci sono giocatori di leadership ed esperti abbinati a giovani interessanti: nel Verona, per esempio, abbiamo Kalinic da una parte e Lovato dall’altra. A proposito di Lovato: se dovesse passare anche “l’esame Ibrahimovic”, credo che a Verona si sfregherebbero le mani…».
KALINIC. «A mio avviso Kalinic è un grandissimo acquisto per l’Hellas: in Italia forse è stato un po’ sottovalutato, ma ha fisico, tecnica, intelligenza, fiuto per il gol e sa anche lavorare per la squadra. L’ho visto molto bene finora, e penso che grazie a lui il Verona sia anche più forte dell’anno scorso, quando era mancata una punta di grande livello».
L’AVVERSARIO. «Il Milan, dopo anni in cui sul mercato si è mosso in modo per me incomprensibile, quest’anno ha concluso ottime operazioni. Ad aiutare molto è poi sicuramente stato l’arrivo di Ibrahimovic, ma anche i nuovi accorgimenti tattici presi da Pioli: penso che queste sue nuove scelte abbiano dato grande equilibrio alla squadra».
