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Juric: “Sul mercato fatto lo stretto indispensabile. Non sottovaluteremo il Genoa”

Il tecnico gialloblù ha presentato la sfida in programma domani al Bentegodi, lanciando anche un paio di messaggi alla Società

Si è da poco conclusa la conferenza stampa pre-partita di Ivan Juric, il quale attraverso la piattaforma virtuale Zoom ha risposto alle domande dei giornalisti in vista della sfida contro il Genoa in programma domani al Bentegodi.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico gialloblù.

LA CONDIZIONE FISICA. «Con quelli che sono rimasti, che erano in pochi, abbiamo lavorato bene, migliorando la condizione fisica e alcune cose a livello tattico. Ieri poi sono tornati i nazionali e abbiamo fatto il primo allenamento tutti insieme. A livello di forma siamo disomogenei perché alcuni sono già al top ma c’è anche chi è al 70%, chi al 50% e chi come Kalinic ha appena cominciato a lavorare. Recuperi? Abbiamo Empereur, Lovato e Di Carmine, gli altri assenti non sono cambiati».

GLI INFORTUNATI. «Veloso ha appena cominciato a correre, quindi non ci sarà: è il suo “solito” infortunio, quindi per recuperare ha bisogno di due o tre settimane. Dawidowicz dopo l’infortunio al pettorale non è più riuscito a trovare un po’ di pace, ma spero rientri il prima possibile. Magnani arriva da una stagione e mezza in cui ha giocato poco e si è allenato male, ma spero che tra una settimana torni a disposizione: punto molto su di lui. Benassi? La sua assenza un guaio serio, perché su di lui puntavamo tanto, ma è arrivato con un problema al polpaccio che è peggiorato. Secondo me ne avrà ancora per un mese».

IL MERCATO. «Ho sentito dire che abbiamo speso tanto e che la squadra si è rinforzata, ma non è vero perché una squadra si rinforza quando non vende i migliori, cosa che invece abbiamo fatto noi, e acquista altri elementi di livello. Per questa sessione abbiamo speso dieci milioni, poi altri ne spenderemo altri nei prossimi anni (il mister si riferisce probabilmente ad alcuni cartellini acquistati “a rate”, ndr). Abbiamo fatto un piccolo passo, ma dovevamo farne dieci: siamo partiti bene acquistando a titolo definitivo, tornando poi a prestiti con diritto di riscatto che difficilmente potremo esercitare. In sostanza credo che abbiamo fatto lo stretto indispensabile per partecipare alla Serie A e che sia mancata un po’ di fiducia nei miei confronti: si poteva investire di più per portare a Verona qualche giovane a titolo definitivo e tentare di aprire un ciclo. Attenzione, questo non vuol dire che non sia soddisfatto del mercato, ma che abbiamo bisogno di tempo e serenità per crescere con calma: non voglio pressioni sulla squadra e non voglio sentir parlare di obiettivi irraggiungibili perché creerebbe solo frustrazione. Sono contento che si respiri fiducia attorno alla squadra e attorno a me, ma credo che sia impossibile replicare lo scorso anno, quindi limitiamoci a puntare alla salvezza».

KALINIC. «Quella che ha portato Kalinic a Verona è stata un’operazione nata negli ultimi giorni di mercato perché eravamo rimasti senza attaccanti: tutte le nostre alternative si erano infatti accasate altrove. Non è stata una pazzia, ma una grande occasione, e credo che se tornerà a essere quello della Fiorentina sarà un colpo fantastico».

ILIC. «Io credo che Ilic sia un ragazzo davvero molto intelligente e di prospettiva e che a Parma abbia fatto molto bene. È davvero un piacere lavorare con lui. Schierarlo come trequartista? Magari può farlo, ma io non ce lo vedo: per me deve giocare in mezzo».

IL CORONAVIRUS. «Non parlo del Covid, io faccio l’allenatore di calcio, perciò non voglio parlare di argomenti che non mi competono. Posso però dire che Günter mi ha un po’ spaventato in quanto pensavo potesse partire un focolaio, ma ci siamo mossi subito e per fortuna il contagio non si è propagato. La “bolla”? Bisogna fare tutto il possibile per mandare avanti il campionato fino a che non si trova la soluzione sanitaria, quindi sarei favorevole».

L’AVVERSARIO. «Maran ha dimostrato di essere un allenatore di Serie A, molto preparato e molto serio. Magari ha avuto qualche difficoltà nell’ultimo periodo, ma potrebbe trovare le giuste motivazioni nella propria squadra. Sottovalutare il Genoa? Io credo che alla fine i nostri avversari non schiereranno nemmeno un Primavera, inoltre anche noi siamo un po’ in emergenza, quindi non credo che la mia squadra prenderà sottogamba l’impegno».

LE SCELTE. «Per la prima volta giocheremo con Lovato, Ceccherini e probabilmente Empereur, una difesa inedita e che quindi dovrà trovare le proprie misure. L’alternativa è arretrare uno tra Dimarco e Faraoni. Non so ancora se in mezzo ci sarà Ilic o Tameze, mentre sulla trequarti dovrò inventarmi qualcosa, ma le alternative le conoscete. Davanti ci sarà Favilli».

PARMA. «A livello di gioco a Parma siamo migliorati nettamente rispetto alle sfide contro Roma e Udinese, creando anche molto, però abbiamo concesso troppo per mancanza di concentrazione. Diciamo che sono felice per quanto espresso in fase offensiva, ma anche preoccupato per la fragilità espressa».

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Loriano Tuppini
Loriano Tuppini
3 anni fa

Io voglio essere positivo, a livello mio di ….pelle!!! Sento che quacosa. sta cambiando nel verona. Quacosa. Di importante

Hellasnelcuor
Hellasnelcuor
3 anni fa

Per me gli rode, giustamente, che la società non abbia preso Pessina a titolo definitivo. Quanto gli do ragione, vedrete la sua carriera…….

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3 anni fa

Setti il solito rabbino

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3 anni fa

Ha detto le cose come stanno…. in un mondo di falsi….

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3 anni fa

Sempre equilibrato

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