Il neo-acquisto gialloblù si è raccontato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
Non ha paura di lavorare duro Antonin Barak, neo-acquisto gialloblù da poco arrivato dall’Udinese ma reduce da una seconda metà di stagione in forza al Lecce.
Il centrocampista dell’Hellas, raggiunto da La Gazzetta dello Sport, ha infatti lasciato intendere di essere entusiasta dell’opportunità offertagli del Verona di Juric e di essere a conoscenza del fatto che senza fatica sia impossibile raggiungere i propri risultati.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
L’HELLAS DI JURIC. «Da avversario ho visto un Verona capace di reggere per 90 minuti alla stessa intensità, poi quando sono arrivato qui ho visto la grinta e la passione che Juric trasmette. Con lui si lavora tanto ed è giusto così: col solo talento, ma senza lavoro, non si diventa campioni».
IL TRASFERIMENTO. «Spero che il mio trasferimento al Verona rappresenti la svolta per la mia carriera: a 25 anni voglio dimostrare la mia crescita personale e far vedere che sono un vero professionista. Voglio aiutare anche grazie alla mia esperienza e alla mia personalità. La Nazionale? Ogni tanto sento il CT: punto ai prossimi Europei».
LA SCORSA STAGIONE. «L’anno scorso è stato un po’ complicato all’inizio: tornato da un infortunio, qualcosa si era rotto con l’Udinese e ho capito che il mio percorso lì era finito. Ringrazierò comunque sempre la Società per avermi portato in Italia. A Lecce volevo fare bene sin da subito. Penso non meritassimo di retrocedere, ma grazie a Liverani ho comunque imparato tanto. Esultare in caso di gol contro l’Udinese? Sì, non è mancanza di rispetto».