Juric ha dimostrato di non essere un cultore dei cambi di formazione, ma con una partita ogni tre o quattro giorni dovrà fare di necessità virtù
Il 28 maggio, come ormai ben sappiamo, i tempi saranno maturi per una conoscere il destino della Serie A: giovedì, infatti, il Governo e i vertici del calcio si incontreranno per decidere se il campionato ripartirà o meno.
In caso di ok, l’Hellas di Juric si ritroverebbe a giocare tredici partite in un mese e mezzo (dal 20 giugno al 3 agosto, anche se forse si potrà sforare fino al 10, dopodiché ci saranno le partite di Coppa Italia), con una media di un match ogni tre o quattro giorni: si tratta insomma di un autentico tour de force che con ogni probabilità porterà il Verona a… cambiare pelle.
TURN-OVER OBBLIGATO. Juric ci ha sin da subito abituati a una scarsa variazione della propria formazione: il tecnico ha infatti ben chiaro il proprio schieramento di partenza, al quale solitamente apporta al massimo una o due modifiche. Questo tipo di gestione sarà difficile da applicare all’interno di un programma di partite così serrato e con giocatori reduci da uno stop così importante, quindi c’è da aspettarsi che l’Uomo di Spalato a si trovi “costretto” a rivedere un po’ la propria filosofia.
CHANCE PER LE “RISERVE”. Questi cambi obbligati forniranno ovviamente un’enorme opportunità a chi finora, per un motivo o per l’altro, ha giocato meno: pensiamo per esempio ai vari Bocchetti, Adjapong, Dimarco, Stepinski e Badu, tutti giocatori che finora hanno trovato poco spazio. Vederli in campo permetterà inoltre alla Società di farsi un’idea un po’ più chiara su alcuni riscatti in ottica calciomercato estivo.
LA LINEA VERDE. Come vi abbiamo anticipato qualche giorno fa, ad allargare le fila dell’Hellas sono arrivati anche alcuni Primavera come Lucas, Udogie e Jocic, ai quali da ieri si è aggiunto pure Calabrese. I baby-gialloblù, ancora in attesa di notizie sulla finale di Coppa Italia, rimarranno a disposizione di Juric per tutto il finale di questa tribolata stagione, durante il quale ci sarà bisogno di tutti. Chissà che, in questo tour de force, non ci sia spazio anche per qualcuno di loro…