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Eysseric: “Mi reputo un giocatore tecnico. A Verona un gruppo forte”

Presentazione atipica per il francese arrivato a gennaio, raccontatosi ai veronesi grazie a una diretta Instagram

Arrivato a gennaio, Valentin Eysseric non ha nemmeno avuto il tempo di presentarsi ufficialmente ai propri nuovi tifosi: il Coronavirus ha infatti fermato tutto, conferenze stampa comprese.

Oggi, però, il popolo gialloblù ha finalmente potuto conoscerlo un po’ meglio grazie a una delle ormai consuete dirette Instagram di Hellas Channel. Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del centrocampista francese.

LA TRATTATIVA. «Sono venuto a Verona perché a Firenze giocavo poco e quindi era difficile rimanere lì. Non è facile arrivare in prestito per quattro mesi in una squadra già costruita, trovare spazio è molto difficile, ma per me era meglio cambiare aria».

EX FIORENTINA. «A Verona ho conosciuto Empereur: è un ragazzo molto gentile, come tutti qui, e quando ci mettono insieme in allenamento vinciamo sempre! (ride, ndr)».

L’ESORDIO. «Con la Lazio ho giocato una ventina di minuti da “falso nueve”: non è stato facile, anche perché la Lazio è una grandissima squadra, ma pensa di aver fatto bene e aver dato il massimo».

EYSSERIC. «Mi dicono che sono un giocatore molto tecnico, e anch’io credo di esserlo, ma nel calcio di oggi non basta: ecco perché sto lavorando molto sul piano fisico e su quello tattico, visto che sono due aspetti fondamentali nel calcio italiano. Sono poi un lavoratore e non sono egoista, gioco sempre per la squadra. Sono qui per fare ciò che mi chiede il mister e dare una mano alla squadra: ecco perché spero di tornare presto in campo e di poter finire la stagione».

LA QUARANTENA. «In questo momento sono a casa con la mia famiglia e cerco di passare più tempo possibile con loro. I miei figli richiedono molto tempo, e io amo giocare con loro!».

IL CORONAVIRUS. «Sapere che Zaccagni si fosse negativizzato è stato una grande gioia. Sapere di così tanti colleghi contagiati mi aveva spaventato, pensavo di averlo contratto: non avevo paura per me, ma temevo di poter infettare la mia famiglia».

LA RIPRESA. «C’è tanta voglia di tornare in campo, ma è difficile parlare di calcio in un periodo così difficile. Speriamo che tutto torni preso alla normalità per poter finalmente tornare ad allenarci e a giocare».

VIOLA E BUTEI. «Non sapevo del gemellaggio tra Fiorentina e Verona, però è bello sapere di queste amicizie: non ce ne sono molte…».

IL GRUPPO E IL MISTER. «A Verona ho trovato un gruppo forte e compatto, tutti lavorano per la squadra e non c’è nessuno grazie anche al lavoro del mister. Juric? Ci fa lavorare bene e ci vuole pronti tanto in allenamento quanto in partita».

VERONA CITTÀ. «Verona è più piccola di Firenze, però è ugualmente bellissima. L’ho visitata un po’ appena arrivato, e devo dire che è incredibile!».

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