Calcio Hellas
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Veloso: “Sarà bello tornare ad abbracciarci. Il campo? Sembra passata un’eternità dall’ultima volta…”

Il vice-capitano gialloblù si è raccontato a La Gazzetta dello Sport tra calcio e quarantena

Tanta voglia di tornare in campo e un pizzico di nostalgia: questo è ciò che emerge dall’intervista rilasciata da Miguel Veloso a La Gazzetta dello Sport e pubblicata sull’edizione odierna della Rosea.

Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni del vice-capitano gialloblù ai colleghi del quotidiano meneghino.

L’ASTINENZA… «È un’eternità che non torno il campo (dal 16 febbraio, a Udine, ndr), e si perde anche un po’ la sensibilità con il pallone. Se e quando riprenderemo sarà come ritrovare l’equilibrio: in fondo non ci si dimentica mai come andare in bicicletta…».

… E LA RIPRESA. «Le persone care mi hanno sempre detto di non mollare, e in questo momento ancora di più. Quando tutto questo finirà riscopriremo il meglio di noi, e sarà bellissimo tornare ad abbracciarsi! Il campionato? Se si ricominciasse qualche equilibrio potrebbe cambiare, ma ripartiremo tutti da zero: serviranno un paio di settimane per riprendere il ritmo».

MIGUEL. «A maggio compirò 34 anni, ma l’età non conta, non determina un inizio o una fine: dipendiamo da noi stessi, e gente come Cristiano Ronaldo o LeBron James ne sono la dimostrazione. Il primo pensiero in campo? Vedere la squadra ordinata tatticamente, ognuno al proprio posto».

L’HELLAS 2019/2020. «Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo: nemmeno io mi aspettavo che una neopromossa potesse raggiungere simili risultati, invece abbiamo subito recepito il messaggio di Juric e il mister è stato bravo a trasmetterlo. Chi ama il calcio sa che fino a marzo abbiamo disputato un campionato stupendo»

UNA CARRIERA GRANDIOSA. «Oggi sono a 493 presenze tra i professionisti, ma spero di andare oltre le 500. Non sono un maniaco di statistiche, ma ricordo ancora l’esordio tra i “pro”: ero allo Sporting e giocai difensore centrale, il mio ruolo di allora. Con chi avrei voluto giocare in Nazionale? Con Figo e Rui Costa: quest’ultimo è stato un maestro di calcio, per lui avrei anche giocato in difesa e recuperato palloni per consegnarglieli!»

IL FUTURO. «Dopo il calcio mi piacerebbe insegnare ai bambini per cercare di trasmettere loro i valori che a mia volta mi hanno trasmesso. Un’autobiografia? Non credo, non ho così tante cose da dire (ride, ndr)! Comunque ho ancora tempo per organizzarmi».

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Il Verona resta ancora in cora in corsa per le fasi finali del campionato...
Domani i gialloblù affronteranno, a Roma, i biancocelesti della Lazio...

Il calciomercato e il futuro delle big si prendono le copertine dei maggiori quotidiani sportivi...

Dal Network

Esordio con un ko per Cannavaro sulla panchina bianconera ...
Il difensore argentino ha parlato della gara di sabato ai microfoni de La Gazzetta dello...
CR7 dovrà essere risarcito della metà della somma ancora non pervenuta...

Altre notizie

Calcio Hellas