L’ex difensore, al Verona 139 e 5 gol dal 2012 al 2016, parla del passato ed anche del presente…
Sulle pagine de L’Arena troviamo una lunga intervista a Vangelis Moras, doppio ex di Bologna e Verona che si sfideranno domani. Oggi gioca ancora nel Larissa, nel campionato greco, sogna un posto in Europa e ripensa al suo Verona: «Mancava la serie A da tantissimo tempo. Ma al mio arrivo (nella stagione 2012-2013) ho trovato l’entusiasmo di una città che non si era mai arresa al suo destino. Vincemmo con il cuore. Vincemmo dopo che la squadra, l’anno prima, aveva solo accarezzato la serie A. Così fu davvero bellissimo».
Avrà delle facce da raccontare…«Juanito Gomez, Hallfredsson, Cacia, Laner. Per strada ho trovato tanti amici. Che sento ancora oggi. Condividi un percorso e poi, non ti perdi più di vista».
Mandorlini? «Il mister è stato la nostra guida. Ha interpretato alla perfezione lo spirito del Verona e il sentire della gente. Uomo vero. Uno abituato a combattere. Una persona che fa del bene, e che ha più volte aiutato la mia associazione. Tra di noi è rimasto un legame forte. E così sarà per sempre».
Il Verona di Juric? «Lo seguo da lontano. Perché anche io sono ancora in gioco. Mi pare che la parola giusta da accostare all’Hellas di oggi sia: entusiasmo. Hanno chiuso alla grande il girone d’andata, se la giocano con tutti. Juric è uno tosto. E la gente si diverte, impazzisce per l’Hellas».
Porta qualche giovane a hellas