In vista del match di in programma domani, abbiamo scambiato due parole con il direttore responsabile di Fiorentina.it
Manca ormai sempre meno alla sfida tra Verona e Fiorentina, gara valida per la tredicesima giornata di Serie A e in programma domani pomeriggio al Bentegodi.
Su come arriva il Verona bene o male sappiamo già tutto, un po’ meno chiara è invece la situazione della squadra di Montella: ecco perché abbiamo dunque deciso di contattare Niccolò Misul, direttore generale di Fiorentina.it, il quale ci ha raccontato che aria tira in casa viola.
Di seguito, dunque, la nostra intervista integrale al collega toscano.
Che Fiorentina arriva al Bentegodi? Verona potrebbe essere decisiva per Montella?
«A Verona arriverà una squadra ferita dalla disfatta di Cagliari, una prestazione bruttissima culminata in 5-2 che la Viola vorrà riscattare, così come vorrà riscattare un inizio di campionato piuttosto altalenante. La Fiorentina dovrà poi fare rinunciare agli squalificati Pulgar e Castrovilli, due giocatori finora fondamentali, ma recupererà il suo uomo-simbolo, ossia Ribery, di rientro dopo le tre giornate di stop (spintone a un guardalinee dopo la partita contro Lazio, ndr). Per quanto riguarda Montella, il tecnico non gode della fiducia del pubblico, ma ha incassato quella della Società: al momento quindi non è a rischio, ma è chiaro che un’altra sconfitta potrebbe incrinare ancora di più i rapporti con la piazza».
Previsti oltre 3000 tifosi viola: una risposta piuttosto forte a chi parlava di rottura del gemellaggio per il “caso Balotelli”…
«In città c’è ancora qualcuno che non ha ancora smaltito del tutto il “caso” e che ne continua a parlare, ma il gemellaggio è forte e continuerà, come dimostra anche il fatto che molti tifosi viola vedranno la partita in Curva Sud e in tutti gli altri settori del Bentegodi».
Cosa (o chi) ti ha impressionato di più di questo Hellas?
«Sono stato sorpreso in generale: il rendimento della squadra, la gestione di Juric… Dopo le ultime stagioni e la campagna acquisti, che francamente non mi aveva entusiasmato, non mi sarei mai aspettato un exploit simile. Parlando di giocatori, sarebbe facile dire Rrahmani o Amrabat, ma dopo averlo a lungo seguito negli ultimi anni dico Kumbulla: non immaginavo avrebbe fatto così bene in Serie A dopo aver giocato così poco in Serie B».
Con quali armi l’Hellas potrebbe mettere in difficoltà la Fiorentina? E, viceversa, come può la Viola impensierire il Verona?
«La Fiorentina è una squadra che ha improvvisi black-out e che ha paura di altre figuracce dopo il 5-2 di Cagliari: se l’Hellas dovesse imporre sin da subito il proprio gioco potrebbe dunque approfittare di questo “timore”. La Viola d’altro canto sulla carta è sicuramente più forte, quindi se riuscisse a sfruttare la propria voglia di riscatto, e a non subire troppo in avvio, potrebbe portare a casa il risultato».
Che partita ti aspetti?
«Immagino due squadre che si affronteranno a viso aperto. L’Hellas sicuramente non ha tirato i remi in barca, perché Juric sa che da un giorno all’altro ci si può ritrovare dietro a quelle che fino a qualche giornata prima erano inseguitrici, mentre la Fiorentina non ha intenzione di perdere posizioni, e quindi proverà a vincere».
