L’ex centrocampista gialloblù ha commentato l’ottimo avvio dell’Hellas ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
Dopo Galderisi è toccato a Domenico Volpati raccontare il “suo” Verona di Juric: l’ex centrocampista, pur sulla falsa linea dell’ex compagno di squadra, ha messo in risalto un altro aspetto fondamentale della gestione dell’uomo di Spalato, ossia la solidità della sua squadra.
Di seguito, infatti, le sue principali dichiarazioni alla Rosea.
L’ATAVICO PROBLEMA FINALMENTE RISOLTO. «Negli ultimi anni il Verona non aveva mai convinto troppo, e anche quando le cose andavano bene si prendevano valanghe di gol. All’epoca però i gol di Luca Toni salvavano la squadra, ma una volta andato lui l’Hellas è precipitato. Ora invece è diverso: la squadra ha un’anima e un’impostazione tattica delineata e precisa, Juric ha trovato subito la quadratura che cercava».
PIEDI PER TERRA. «Dare per certa la salvezza sarebbe sbagliatissimo, ma quel che è sicuro è che il Verona non tradirà le aspettative dei propri tifosi: è una squadra battagliera, che non si arrende mai e che affronta anche le grandi senza alcuna paura».
I GIOCATORI-SIMBOLO. «In carriera ho fatto anche il difensore, quindi non posso non apprezzare Kumbulla. Poi però c’è anche Veloso, un giocatore con un sinistro finissimo e che ha permesso al Verona di rendersi pericoloso anche sui calci da fermo».