I gialloblù sono in leggero vantaggio con gli scontri diretti in Serie A, ma una sconfitta oggi rimetterebbe le cose in parità
Manca ormai veramente pochissimo alla sfida del Tardini tra i padroni di casa del Parma e l’Hellas di Juric: i ducali, falcidiati da infortuni e squalifiche, ospitano un Verona ansioso di rialzare subito la testa dopo la battuta d’arresto interna contro il Sassuolo.
In attesa del match, andiamo come al solito a spulciare qualche numero e qualche curiosità della sfida.
I PRECEDENTI. Hellas in leggero vantaggio per quanto riguarda gli scontri diretti in massima serie: su quattordici partite disputate, il Verona ne ha infatti vinte sei, pareggiate tre e perse cinque. L’ultimo confronto tra le due squadre risale al 2015: al Tardini terminò 2-2, con la doppietta di Toni che ribaltò le reti di Nocerino e Varela.
ATTACCO CONTRO DIFESA. Il Parma nelle ultime due giornate ha segnato ben sette gol (cinque al Genoa e due all’Inter), quindici in totale in campionato, mentre il Verona in nove turni ne ha subiti appena otto. Un bel test dunque per Rrahmani e soci, che dovranno stare attenti alle “frecce” Gervinho e Karamoh.
L’ARBITRO. Il signor Manganiello non porta granché bene al Verona, che con lui quest’anno è sempre uscito battuto: il fischietto di Pinerolo ha infatti diretto sia la partita di Coppa Italia contro la Cremonese che la contestatissima gara del Bentegodi contro il Milan. In totale sotto la sua direzione l’Hellas ha ottenuto una vittoria, tre pareggi e, appunto, due sconfitte. Non granché nemmeno lo score del Parma (un successo, una “X” e due K.O.), che però con lui come direttore di gara l’anno scorso espugnò San Siro contro l’Inter (0-1, gol di Dimarco).