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Ag. Tutino a CH: “Gennaro un napoletano atipico. Per lui domani sarà emozionante”

L’intervista all’agente dell’attaccante gialloblù che domani potrebbe scendere in campo contro il club che lo ha visto crescere

Quella di domani contro il Napoli, non sarà una partita come le altre per Gennaro Tutino. L’attaccante classe 1996 originario del capoluogo campano si troverà per la prima volta al San Paolo da avversario, contro la squadra proprietaria del suo cartellino. Una partita speciale per l’ex Cosenza, in ballottaggio fino all’ultimo nella testa di Juric con i compagni di reparto per accompagnare Stepinski. Difficile infatti rivederlo da prima punta come contro il Bologna.

Per un commento su queste prime settimane in gialloblù e sulla partita di domani, la nostra redazione ha contattato in esclusiva l’agente Luigi Matrecano, della G. E. V. Sport & Management:

Come commenta questo avvio di campionato da parte del suo assistito alla prima esperienza in Serie A?

Mi aspettavo un inizio così. È un giocatore importante per il Verona ed è tenuto in considerazione, però il gruppo è importante quindi siamo convinti che riuscirà a ritagliarsi lo spazio che merita. Lui ha giocato nelle prime partite e considerando la sua poca esperienza ha fatto anche bene. Poi ovviamente è l’allenatore che fa le scelte ma Gennaro è concentrato e si allena sempre al massimo per farsi trovare pronto quando sarà chiamato in causa“.

Come procede l’ambientamento a Verona?

Per un napoletano giocare al Verona potrebbe essere un problema, invece da come mi racconta si sta trovando bene non solo con la società, lo staff e i compagni, ma anche con la città. Verona è una città stupenda, tra le più belle d’Italia se non d’Europa: si sta tranquilli e lui lì vive con la famiglia, quindi si trova veramente alla grande. Gennaro è un napoletano atipico, per un non è un problema giocare ontano da casa “.

Il Verona questa estate lo ha preso in prestito superando una folta concorrenza di club, dopo la stagione da protagonista a Cosenza…

C’erano veramente tante offerte dalla Serie A e forse da tutti quelli in Serie B. Ancelotti lo ha testato in ritiro a luglio per conoscerlo, dato che lo avevano seguito tutta la stagione, poi il Napoli ha deciso di cederlo in prestito all’Hellas che ha dimostrato più voglia nel volere il giocatore“.

Non è sceso in campo nelle ultime tre uscite, ma nell’amichevole con l’NK Bravo ha segnato una tripletta: quanto conta per lui la partita di domani?

“Essendo napoletano, giocare domani a Napoli per lui sarà un’emozione. È cresciuto nel Napoli e per svariati anni ha fatto il ritiro con la Prima Squadra. Quest’anno c’era anche la possibilità di rimanere, quindi per lui sarà importante, tutti ci auguriamo che possa fare al meglio domani. Speriamo che il mister possa dargli un’opportunità, anche se non dovesse essere dall’inizio. Gennaro mi ha detto che si farà trovare pronto in entrambi i casi. Lui è tranquillo e fa quello che dice l’allenatore“.

L’ha stupita l’inizio di campionato del Verona?

Mi aspettavo un inizio così: è una squadra forte costruita nel modo più giusto possibile. C’è un allenatore molto bravo, con idee importanti e con esperienze in Serie A. Il Verona lotterà per una salvezza tranquilla perché giocano bene e hanno acquistato 2-3 elementi esperti che possono aiutare i giovani che hanno“.

L’avvio di stagione del Napoli?

Una squadra che è ancora in fase di rodaggio. Una squadra forte con un allenatore fenomenale, che ritengo ancora uno dei migliori al mondo: per Napoli e i tifosi è un valore aggiunto. Magari mi aspettavo qualche punto in più, anche se in Champions comunque sono primi nel girone. Il Napoli può dire la sua in tutte le competizioni“.

Le dichiarazioni di De Laurentiis credi che possono aver scombussolato un po’ l’ambiente?

Se un giocatore vuole rimanere in un club non ci vuole molto per trovare un accordo. Ho sentito le dichiarazioni del presidente ed è lui che decide. Il direttore sportivo è uno dei migliori al mondo e ha dimostrato negli anni di saperci fare con acquisti importanti. La carriera dei giocatori dura mediamente 15 anni, e quando arrivano a certi livelli pensano anche al lato economico. I due giocatori in questione, Mertens e Callejon, secondo me saranno due giocatori importanti per altri due-tre anni. Sono convinto comunque che anche se dovesse andare via, la società saprà sostituirli con altri giocatori importanti: hanno una struttura importante e sono capaci di prendere giocatori sconosciuti o quasi che fanno al caso comunque dell’idea di gioco. Poi quando arrivano offerte per questi giocatori è difficile trattenerli perché anche gli ingaggi aumentano: è giusto che un giocatore vada a migliorarsi dopo due-tre stagioni“.

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