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Juric: “Hellas motivato? Lo siamo sempre: senza motivazione siamo morti”

Il tecnico gialloblù, ai microfoni della sala stampa di Peschiera, ha presentato il difficile match in programma al San Paolo

Si è da poco conclusa la conferenza stampa pre-Napoli di Ivan Juric, che ai microfoni dei giornalisti accorsi a Peschiera ha presentato il match del San Paolo, ma non solo.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico croato.

LA SAMPDORIA. «Per noi era importantissimo vincere e chiudere bene il primo ciclo di partite, soprattutto dopo aver fatto grandi prestazioni raccogliendo poco».

CONDIZIONE. «Quelli che sono rimasti a Peschiera hanno lavorato bene, mentre ci sono tanti giocatori che devo ancora vedere: per esempio Amrabat, Adjapong, Rrahmani e Danzi li vedrò soltanto oggi».

NAPOLI. «Tutto è possibile, ogni partita lo è, ma noi dobbiamo essere al 100% e fare una grande partita. Poi a decidere il risultato finale saranno vari fattori, come gli episodi e la qualità degli avversari. Napoli squadra che concede? In realtà ultimamente subiscono poco e creano molto, ma non riescono a concretizzare».

CHE VERONA ASPETTARSI? «Tanto dipenderà dalle situazioni, durante la gara possiamo essere più o meno aggressivi. Contro queste squadre ogni tattica ha dei pro e dei contro: chiudersi dietro vuol dire concedere tante occasioni e calci da fermo, mentre andarli a prendere più alti potrebbe aprire degli spazi per il contropiede. Dovremo essere bravi a limitarli al massimo, perché sono tutti grandissimi giocatori e soprattutto davanti hanno moltissima tecnica».

LA PAUSA NAZIONALI. «Mi dispiace che ci siano stati così tanti dei nostri nazionali in campo, perché alcuni di loro avevano bisogno di tirare il fiato e non ci sono riusciti. Un bene o un male? Questo lo saprò dopo la partita».

I SINGOLI. «Salcedo e Tutino sono alternative, ma ho più di un’idea per la trequarti. Stepinski si allena bene e cresce di giorno in giorno. Wesley è un profilo interessante, ma deve migliorare sotto l’aspetto tattico e sotto quello difensivo. Bocchetti si è allenato con costanza, soprattutto nell’ultima settimana, e sta recuperando la forma ottimale. Adjapong l’ho visto con la Nazionale: ha giocato un po’ più difensivo rispetto a come facciamo noi, ma lo tengo in considerazione. Di Carmine in settimana è tornato a lavorare con la squadra, al momento lo vedo più in campo da subentrato. Per quanto riguarda Pazzini, credo che sia l’ideale negli ultimi 15 minuti se stiamo attaccando. Mi dispiace si sia infortunato, spero non sia nulla di grave».

I LUNGODEGENTI. «Sia Badu che Bessa sono ancora fuori. Il secondo poi è lontano dal potersi allenare con il gruppo».

ENTUSIASMO E MOTIVAZIONI. «Attorno a noi si è creata grande attenzione, ma se crea qualcosa di diverso dall’entusiasmo vuol dire che siamo stupidi: non credo che possa influire negativamente. Le nostre motivazioni a Napoli? Noi siamo sempre motivati, se non lo siamo vuol dire che siamo morti».

VERONA E I VERONESI. «Verona la sto scoprendo in quest’ultimo periodo: qui si vive bene e i veronesi sono caldi ma rispettosi, e mi permettono di vivere la città tranquillamente».

AGLIETTI. «Ciò che ha detto in settimana è giusto: ha fatto una grande cosa ed è normale si aspettasse di essere confermato. Io dal canto mio posso solo ringraziarlo di allenare l’Hellas in Serie A».

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