L’ex attaccante gialloblù, reduce dall’esperienza con la Sicula Leonzio, ha parlato con i colleghi in vista del match in programma stasera
1° marzo 2015, Cagliari-Verona 1-2: è questa l’ultima vittoria dell’Hellas in una terra (sportivamente parlando) da sempre poco ospitale per i colori gialloblù.
Eroi di quella giornata furono Toni e Gomez, con quest’ultimo che trafisse Brkic dopo essere entrato in campo da pochi secondi: l’argentino quel giorno rilevò Jankovic al 55′, e sulla punizione seguente incornò alle spalle del portiere avversario.
Deve essere stato proprio questo il ricordo a spingere i colleghi de L’Arena a raggiungere l’attaccante classe ’85, attualmente svincolato dopo l’esperienza alla Sicula Leonzio.
Di seguito dunque le principali dichiarazioni rilasciate da Juanito ai colleghi del quotidiano scaligero.
IL PRESENTE DI GOMEZ. «Vivo a Peschiera, dopo sette anni di Hellas ho trovato la mia dimensione. Al momento mi alleno tutti i giorni e aspetto una chiamata: sono alla ricerca di qualcosa di ambizioso e interessante: per me non è ancora finita, sento di poter dare ancora qualcosa di importante».
L’ADDIO AL VERONA. «All’epoca avevo un altro anno di contratto: non fui certo io a scegliere di andarmene, decisero persone che ora non ci sono più (Pecchia e Fusco?, ndr). Resta un forte dispiacere, ma preferisco lasciarmi il passato alle spalle».
RICORDI GIALLOBLÙ. «Ricordo bene la mia rete al Cagliari, di sicuro la più veloce della mia carriera: mister Mandorlini mi butta nella mischia, punizione dalla sinistra e io la metto dentro. Se però dovessi scegliere, i gol che più mi sono rimasti nel cuore sono quelle contro la Juve. Ma ci sono anche tanti altri momenti che ricordo con piacere, come la vittoria ai play-off e la Serie A giocata con il gialloblù addosso».
IL VERONA DI OGGI. «Ho visto l’Hellas giocare a Torino contro la Juve, e mi ha impressionato per la personalità, il modo di stare in campo e lo spirito battagliero, nonché la capacità di giocarsela alla pari contro una corazzata come i bianconeri. Chi mi ha impressionato? Amrabat è super, ha una forza fisica incredibile e in campo si muove con grande naturalezza: credo meriti grande attenzione. Zaccagni poi è maturato molto, me lo ricordo quando era ancora in Primavera, mentre ora è un giocatore importante per l’Hellas. Aspetto poi con impazienza il ritorno di Bessa: è un valore aggiunto, ha tanta voglia e colpi pazzeschi, inoltre il Verona non ha nessuno come lui. Potrà dare una grande mano a questa squadra».