L’urlo rimane spezzato in gola. Magari ci scappa pure l’imprecazione. Perché pali e traverse negano la meravigliosa gioia del gol. Ma colpirli significa anche attaccare, cercare la porta con convinzione, tirare.
Dopo cinque partite in testa alla speciale classifica dei legni c’è un tandem composto da Verona e Lazio che ne hanno presi sei a testa. Non sono le squadre che dominano il campionato, finora, ma dietro di loro spunta l’Inter che, invece, guarda tutti da lassù. Cinque legni per la squadra di Antonio Conte, come la Roma di Fonseca che ne ha colpiti due con Zaniolo nel derby con la Lazio. Cinque team sono ancora a zero e alcuni non hanno particolare confidenza con la porta come Cagliari, Spal e Udinese. I sardi, però, capitalizzano tantissimo perché hanno nove punti in classifica, sono quarti e hanno già messo a segno otto gol. Anche Brescia e Torino sono a secco in questa graduatoria, riporta stamani La Gazzetta dello Sport.
Che è dominata dall’Hellas che vorrebbe qualche palo in meno e qualche punto in più. Samuel Di Carmine ne ha preso uno su rigore contro la Juve, sarebbe stato il suo primo gol in A. Sulla ribattuta il tiro di Lazovic si è stampato sulla traversa. La traversa ha negato la gioia anche al centrocampista Veloso. Pure contro il Milan la squadra di Juric è stata bersagliata dalla sfortuna perché il tiro di Verre ha trovato il legno. Stessa sorte è toccata a Mariusz Stepinski contro l’Udinese martedì scorso mentre nella vittoriosa trasferta di Lecce il palo era stato colpito da Mattia Zaccagni.