La seconda parte delle dichiarazioni del presidente alla vigilia della trasferta di Torino contro la Juventus
La seconda parte dell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport del presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti:
TIFOSI. “Con il pubblico nessun problema.Con la curva, se ci sono stati, i problemi forse sono nati per colpa nostra per non essere stati chiari. Ora speriamo di essere entrati in una fase di comprensione reciproca”.
VIA A PRESCINDERE. “C’è, anche se forse sono più i leoni da tastiera ad avere questo atteggiamento. Chi invece accetta il confronto civile ne esce con un’altra consapevolezza”.
RAZZISMO. “Verona non è una città razzista, però qualche co… c’è sempre, non solo qui. Non dovremmo
enfatizzarli”.
NUOVO STADIO. “Oggi è indispensabile avere un impianto che accolga le famiglie e trasmetta tranquillità”.
SERIE A. “Penso sia la stagione più difficile sul campo. In Lega non vedo cambiamenti, lo dico a malincuore. Ritrovo individualismo”.
COSA CAMBIEREBBE. “Contratti declinati in caso di A, B e C per tutti i giocatori, anche nei top club. E poi tornerei a una Lega di A e B unite”.
FAVOREVOLE AL VAR. “Sì”.
FAVOREVOLE AL SALARY CUP. “Sì”.
FAVOREVOLE ALLE SQUADRE B. “Indifferente”.
SUPERLEGA EUROPEA. “Sono abbastanza contrario”.
PAZZINI. “In 5 anni le cose cambiano. Quando hai una certa età o certe caratteristiche devi decidere cosa vuoi fare della tua carriera. Ora toccherà a lui cercare di recuperare il terreno o fare scelte diverse. Noi lo dobbiamo solo rispettare”.