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D’Amico: “Avvio sprint? Soddisfatto, ma non sorpreso”

Il d.s. gialloblù ha scambiato due chiacchiere con i colleghi di Hellas Channel parlando della Serie A, ma anche di mercato e di tanto altro

È un Tony D’Amico sereno e moderatamente soddisfatto quello intervistato dai colleghi di Hellas Channel per la loro nuova rubrica “A tu per tu”.

Di seguito infatti le principali dichiarazioni rilasciate dal d.s. gialloblù al canale tematico del Verona.

IL MERCATO. «Quest’estate abbiamo messo a segno tante importanti operazioni di mercato, partendo dalla difesa per poi “risalire” nei reparti. Stepinski? Il merito del suo arrivo va soprattutto al presidente Setti, che è rimasto molto lucido durante una trattativa lunga e complicata. Il suo è stato un enorme sforzo non solo economico, ma anche di pazienza. Tra i nuovi acquisti dobbiamo poi considerare anche Bessa: con lui avevamo concordato che, salvo offerte irrinunciabili sia per noi che per lui, sarebbe rimasto a Verona, e così è stato. Credo che abbia le qualità tecniche e umane per darci una grossa mano. In generale è stato un mercato difficile, anche perché in Serie A tutto è complicato, anche fuori dal campo, però ci riteniamo soddisfatti. Certo è che alla fine il giudice supremo sarà come sempre il campo».

I GIOVANI. «Puntare ancora una volta sui giovani è una scelta di continuità con il percorso intrapreso l’anno scorso, ma ovviamente questo non basta. Ecco perché abbiamo quindi deciso di affiancare giocatori che abbiano esperienza non solo per quanto concerne la carta d’identità, ma anche e soprattutto con anni di Serie A alle spalle».

BADU E AMRABAT. «Il problema di Badu è stato innanzitutto un grande spavento, ma anche un dispiacere sia sotto il punto di vista tecnico che umano, Siamo comunque sicuri che tra qualche mese tornerà più forte di prima. La “sostituzione” con Amrabat? Sofyan era stato uno dei primi giocatori che avevamo messo sotto osservazione, ma le richieste del Brugge erano troppo alte per noi. Dopo l’infortunio di Badu però siamo tornati “forte” su di lui, e la sua volontà di venire in Italia ci ha semplificato le cose».

LA SERIE A. «Il livello quest’anno si è alzato tantissimo, l’esempio più lampante è il Cagliari, ma anche le neo-promosse quest’anno hanno investito molto. Occhio però, perché non sempre gli investimenti si tramutano in risultati, spesso un ruolo fondamentale lo gioca l’esperienza».

L’OBIETTIVO SALVEZZA. «Io credo che per salvarsi serva un’unione d’intenti tra società, squadra e tifosi. Se queste tre fondamentali componenti resteranno unite anche nei momenti di difficoltà, ci salveremo senza problemi».

JURIC. «Il mister pretende tantissimo sia sotto il punto di vista fisico che mentale, ma ha già fatto un gran lavoro dando un’impronta ben definita a un gruppo molto rinnovato rispetto allo scorso anno. Per una squadra che deve salvarsi  la lotta è fondamentale, e lui è un uomo di lotta».

L’AVVIO SPRINT. «Sorpreso dai quattro punti in due gare? Direi di no, mi definirei “moderatamente soddisfatto”. Sappiamo che il campionato è ancora lungo, però una partenza così fa bene a squadra, ambiente e tifosi».

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