Il tecnico è contento del lavoro svolto finora, anche se è ben consapevole che servirà fare qualcosa di più sia sul mercato che in campo
È un Ivan Juric molto soddisfatto quello che si è presentato ai microfoni dei giornalisti per tracciare un bilancio del ritiro di Mezzano.
Di seguito infatti le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico alla stampa dopo l’ultimo allenamento in terra trentina.
IMPEGNO MASSIMO. «Tutti nell’arco della stagione dovremo dare qualcosina in più: conosciamo bene il divario che c’è tra Serie A e Serie B, e quindi solo in questo modo riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Dovremo essere tosti e aggressivi, concedere poco, attaccare subito e per quanto possibile cercare anche di giocare un buon calcio».
PRIMIERO. «Abbiamo lavorato bene, anche perché per tanti era una nuovo modo di allenarsi. In tanti mi sono piaciuti, poi è normale che qualcuno abbia fatto un po’ più fatica. In generale comunque il bilancio è molto positivo: è chiaro che in questa prima fase servirà abituarsi, ma so che poi durante l’anno saranno tutti al top».
L’AUSTRIA. «Forse è un po’ troppo presto per due amichevoli di così alto livello (Hoffenheim e Trabzonspor, ndr), però va bene così: misurandoci contro squadre più foti di noi saremo in grado di analizzare meglio le nostre difficoltà e i nostri punti di forza».
IL MERCATO. «Noi non siamo come le grandi società che possono permettersi di pagare tanto per assicurarsi subito i giocatori, quindi servirà pazienza. Al momento non ho di che lamentarmi, ma sappiamo di cosa abbiamo bisogno per non fallire l’obiettivo».
I TIFOSI. «L’Hellas ha un grande seguito, e speriamo che continui a essere così. Avremo bisogno di totale vicinanza dei nostri tifosi, perché se faranno come durante gli scorsi play-off saranno il nostro dodicesimo uomo in campo».
I SINGOLI. «Pazzini ha qualità che non scopro certo io, e se continuerà a lavorare come sta facendo sarà un giocatore molto importante per noi. Kumbulla un giovane esempio da premiare? No, per me è un giocatore come tutti: se sta meglio degli altri, gioca lui…»