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Iunco a L’Arena: “Hellas per il riscatto, Cittadella per un sogno”

Il doppio ex della sfida, raggiunto dai colleghi del quotidiano, ha detto la sua sulla doppia sfida valevole per la Serie A

Ha mosso i primi passi nel grande calcio con la maglia gialloblù, ma è probabilmente Cittadella il luogo in cui ha vissuto alcuni dei suoi migliori momenti da calciatore: stiamo parlando di Antimo Iunco, attaccante attualmente svincolato ma con alle spalle tre stagioni con l’Hellas e due con la società patavina.

Ed è proprio per questo suo essere doppio ex che i colleghi de L’Arena hanno deciso di raggiungerlo per scambiare quattro chiacchiere sull’emozionante finale che attende due delle squadre più importanti della sua carriera.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate da “Mino” ai giornalisti del quotidiano scaligero.

DOPPIO EX. «A Verona arrivai giovanissimo, all’epoca c’era Sergio Maddè, anche se fu Massimo Ficcadenti a darmi grande fiducia. Qui sono rimasto, ho preso casa, ho conosciuto mia moglie e ho trovato un mondo che fa per me. Cittadella? Per me fu una specie di famiglia allargata».

L’HELLAS. «Verona è talento, qualità e organizzazione: è una squadra pensata per vincere, è attrezzata, ambiziosa, affamata e con Aglietti ha trovato una nuova anima. Il mister ha toccato le corde giuste, ha dato la scossa ed equilibrio alla squadra. Questo si deve fare quando si ha poco tempo per agire, e lui l’ha capito subito».

IL CITTADELLA. «Non sono a giocarsi la serie A per caso, sono anni che ci girano attorno, e questo accade quando hai basi solide, idee chiare e programmazione. Il loro successo si riassume in tre nomi, Gabrielli, Venturato e Marchetti, rispettivamente presidente, allenatore e direttore sportivo, quest’ultimo uno tra i migliori sulla piazza. Hanno poi giocatori di talento che giocano col cuore e sono insieme da molto tempo».

LA DOPPIA SFIDA. «Pur arrivando agli spareggi attraverso strade diverse, tutte e due le squadre a oggi meriterebbero la serie A. Due partite così possono presentare infinite variabili, regalare sorprese e sovvertire i pronostici. Passa chi ne ha di più e chi sa cogliere l’attimo, serve non avere paura, sbagliare poco e non tradire emozioni. Mi aspetto una doppia sfida bella e divertente: il Verona può riscattare una stagione, mentre il Cittadella può trasformare il sogno in realtà. Guardare le partite? Certamente, sarò sia al Tombolato che al Bentegodi».

I BOMBER. «Moncini segna, non si ferma più, e quando segni parlano tutti di te. Certamente è bravo, ma il Cittadella è tanto altro. Per quanto riguarda Di Carmine, ci ho giocato contro, ed è uno che può stupirti in qualsiasi momento. Si trova in uno stato di grazia, ha trascinato il Verona nei play-off, e quando questi giocatori diventano decisivi spostano gli equilibri».

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