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Cremonese-Verona, le pagelle gialloblù di CH

Nella deludente serata dello Zini le uniche note liete sono Zaccagni e Di Carmine, che quantomeno evitano la sconfitta

Non prendiamoci in giro: il pareggio di stasera, soprattutto se unito all’altro striminzito punto raccattato contro l’Ascoli e al tour de force che attende il Verona ad aprile, è una mazzata tremenda alle ambizioni dei gialloblù di Fabio Grosso, che domani sera potrebbero ritrovarsi a -5 dalla zona promozione diretta pur avendo una partita in più rispetto a Palermo e Brescia.

Una partita giocata male quella dello Zini, in cui l’Hellas non è riuscito a far valere la maggiore cifra tecnica rispetto alla Cremonese, facendo praticamente il solletico alla difesa grigiorossa.

Di seguito, dunque, le nostre pagelle dell’incontro.

SILVESTRI: 5,5. Forse avrebbe potuto intercettare il cross di Migliore, ma la colpa sembra essere più dei suoi difensori che sua. Per il resto normale amministrazione.

BIANCHETTI: 5. Schierato terzino, è tra i “colpevoli” del gol della Cremonese. Inoltre nel secondo tempo compie un errore non da lui, liberando male la propria area di rigore e rischiando praticamente di “apparecchiare” per il 2-1 avversario.

DAWIDOWICZ: 5,5. Anche lui nella colossale dormita della difesa gialloblù in occasione del vantaggio di casa.

EMPEREUR: 5,5. Come sopra.

VITALE: 5,5. Pure lui non riesce a intervenire sul pallone tutt’altro che irresistibile messo in mezzo da Migliore. Opaco anche in fase di spinta e sui calci piazzati.

FARAONI: 5,5. Sfortunato quando devia il cross che genera l’1-0 dei padroni di casa. Per il resto viene costretto a girovagare per tutto il campo: prima mezzala, poi nel tridente e infine centrocampista nel 4-4-2. Peccato che nessuno di questi sia il ruolo in cui rende meglio.

GUSTAFSON: 5,5. Qualche buona idea, ma tanta imprecisione. Sbaglia due-tre imbucate che avrebbero potuto risolvere la serata.

ZACCAGNI: 7,5. Sicuramente la nota più lieta della serata dello Zini. Combatte, guadagna falli, fa ammonire avversari e si procura il rigore del pareggio. Esce perché ovviamente non può avere i 90 minuti nelle gambe, ma quanto ci sei mancato Mattia!

LARIBI: 5. Semplicemente evanescente. Saremo ripetitivi, ma in questo modulo è un pesce fuor d’acqua.

DI CARMINE: 6,5. Si sbatte, gioca di sponda e realizza il rigore del pareggio con una sventola che racchiude in sé tutta la voglia di spaccare il mondo del numero 10 gialloblù. Fosse assistito un po’ meglio…

DI GAUDIO: 5. Non si vede praticamente mai.

DANZI: 6. Entra e prova a dare un po’ di freschezza al compassato ritmo dei gialloblù. Il voto è quasi d’ufficio.

HENDERSON: s.v. Un quarto d’ora in cui non succede quasi nulla, impossibile da giudicare.

PAZZINI: s.v. Entra e a momenti di testa trova il gol del vantaggio. Troppo poco per giudicarlo, ma sarebbe da 7 per la voglia che ha messo in quello scampolo di partita.

GROSSO: 5. Il suo Hellas gira a ritmi troppo lenti per una squadra che ambisce alla promozione diretta. Ancora giocatori fuori ruolo e non messi in condizione di rendere al meglio. La carta Pazzini, poi, andava giocata almeno 15 minuti prima…

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