Parla il centrocampista scozzese, che nelle ultime partite è tornato a prendere in mano il centrocampo di Grosso
L’approdo al Verona con tante aspettative da parte di tutti. L’inizio importante e poi la lunga attesa. Liam Henderson sembra essersi ripreso definitivamente la maglia da titolare. Dopo il flop nella prima di ritorno col Padova, la grande serata di Perugia. «C’è stato dell’altro in mezzo» dichiara il ventitreenne scozzese, «adesso, dopo il gol e il salto di Perugia, voglio guardare avanti». Oggi, sulle pagine sportive de L’Arena, troviamo una sua lunga intervista. Eccone alcune parti salienti
Sul fatto di aver giocato poco: “Il mio pensiero è che non conti chi scende in campo, ma che a farlo siano i ragazzi che stanno meglio e che in quel momento possono dare di più per la causa del Verona. L’importante è che la squadra giochi bene e vinca le partite, per questo il periodo in cui ho giocato meno è stato ugualmente importante per me, mi ha permesso di arrivare in forma in questa fase della stagione. Tutti devono essere pronti a dare il proprio contributo“.
Su Joe Jordan: “Qui è un mito fra i tifosi…È una assoluta leggenda anche in Scozia, non solo a Verona! Ho parlato con lui per una ventina di minuti e mi ha dato tanti consigli preziosi sul calcio italiano e su quello che i tifosi dell’Hellas si aspettano da noi. È stato fantastico potergli parlare così“.
Sui tifosi del Verona: “Per me la loro è solo passione, e a me dà una grande carica. Ho giocato ormai in diversi stadi italiani e posso dire che i tifosi del Verona sono unici, per il modo “British” che hanno di vivere la partita, cantando dall’inizio alla fine cori che sento anche in Scozia e diversi dalle altre tifoserie italiane“.
Sui compagni: “Ho un ottimo rapporto con tutti, davvero, ma mi piace uscire con Dawidowicz, Gustafson e Balkovec”.