Le parole del commissario tecnico azzurro sulla stagione del Verona
Presente ieri a SportExpo, il ct della Nazionale U-21, Gigi Di Biagio, ha parlato a L’Arena. Queste alcune sue dichiarazioni:
“Mentre arrivavo ho pensato al Chievo da così tanto tempo in Serie A, ma anche che in Serie A non ci sia il Verona. Mi auguro che possa tornarci, perché lo merita. L’Hellas è lì…Magari è l’anno buono. L’allenatore è quello giusto, i giocatori ci sono, la tifoseria la conosciamo. Il Verona fa notizia quand’è in Serie B, ma per storia e piazza dovrebbe stare là in alto”.
EUROPEO U21. “Siamo abituati a questo tipo di manifestazioni. Giocarlo in Italia potrà darci qualcosa in più. I giocatori ne sono consapevoli, il sottoscritto sa quel che ci aspetta. Saremo pronti”.
DANZI. “Intanto è un ragazzo che sa giocare a calcio, un centrocampista moderno che sta con noi da un po’ di tempo e che quindi sa quel che noi vogliamo. Non ha trovato spazio in pianta stabile, ma è un ’99 molto interessante che continueremo a seguire. Fa parte del nostro progetto con l’Under 20. Dipenderà da lui ora. Da quanto giocherà e da quanto riuscirà a dimostrare”.
L’IMMAGINE DI TOMMASI. “Era la diversità fra i calciatori, lo prendevamo in giro per questo. È sempre stato un esempio, dentro e fuori dal campo. E lo è tuttora”.
GIOVANI. “Verona, a parte Tommasi e pochi altri, nonostante un movimento molto esteso c’è riuscita poco negli ultimi anni…Giudicare da fuori non è semplice, ma di sicuro la concorrenza oramai è spietata. Con società vicine come Milan, Inter e Juventus che guardano a 360 gradi e che sanno individuare subito un potenziale buon giocatore. E a quel punto diventa difficile tenerli. L’augurio è che anche a Verona possano rifiorire profili importanti”.
BIANCHETTI. “Di Matteo mi meraviglia il fatto che ancora non sia ad altissimo livello. La sua crescita è stata interrotta da una serie di infortuni, ma ora è in ripresa. Anche la squadra sta andando bene e di questo sono molto contento. L’augurio, doppio, è che il Verona e Bianchetti possano tornare a brevissimo in Serie A. Lui si merita qualcosa di più a livello di categoria”.
CALCIO ITALIANO. “Bene, perché tutte le nostre selezioni giovanili hanno dimostrato di poter competere con tutte le nazionali europee e mondiali arrivando in fondo a tutte le competizioni. Vuol dire che il lavoro è corretto. In più, l’aspetto più importante, stiamo formando ragazzi per la Nazionale A di Roberto Mancini. Si pensa sempre al futuro”.