Grande impatto di Samuel Di Carmine sulla partita, decisamente meno convincente Matos, così come alcune scelte di Grosso
Una partita dai due volti quella di ieri sera del Verona, che per 80 minuti è stato in vantaggio senza praticamente rischiare nulla, salvo poi concedere il fianco al Cosenza e subire un’incredibile rimonta.
Questo semi-dominio per quasi tutta la gara cozza terribilmente con il risultato finale, e crea non poche difficoltà di valutazione: come si può infatti giudicare una squadra che fino a dieci minuti dal termine era avanti di due gol e in assoluto controllo del match, ma che allo stesso tempo, pur lottando per la promozione diretta, si è fatta raggiungere in casa da una formazione che lotta per non retrocedere?
La risposta dei maggiori quotidiani locali e nazionali è una serie di insufficienze non troppo gravi, tra le quali spuntano però anche dei buoni voti che, in caso di vittoria, sarebbero ovviamente stati molto più rotondi.
Gli unici ad andare sotto il 5,5 sono infatti Matos (decisamente in “serata no”) e Grosso, entrambi valutati con una media del 5,4, che risaltano in negativo in mezzo ai vari Dawidowicz, Marrone, Faraoni, Gustafson e Colombatto, tutti rimandati.
Positive invece le prove di Silvestri, Bianchetti, Zaccagni e degli attaccanti, tra cui spicca Di Carmine: l’impatto sulla partita del numero 10 è infatti stato a dir poco devastante, e avrebbe potuto esserlo ancora di più se quell’assist per Matos o quella sforbiciata a tempo quasi scaduto avessero avuto un altro esito.
Queste, dunque, le pagelle gialloblù: