La Procura ha chiesto due punti di penalizzazione per la stagione 2017/2018 e quattro anni di squalifica a Emanuele Calaiò
Ha preso il via a Roma il processo davanti al Tribunale nazionale della Figc, presieduto da Mario Antonio Scino, nei confronti dell’attaccante Emanuele Calaiò e del Parma. Il giocatore, difeso dall’avvocato Paolo Rodella, è accusato di tentato illecito sportivo per alcuni messaggi spediti via whatsapp all’ex compagno di squadra Filippo De Col prima della gara tra Spezia e Parma. Il club emiliano è accusato invece per responsabilità oggettiva.
La società emiliana rischia una penalizzazione che potrebbe fare sfumare la promozione in Serie A. La Procura federale ha infatti chiesto 4 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda per Emanuele Calaiò, due punti di penalizzazione per il Parma nel campionato 2017-18 o, qualora il Tribunale decidesse di applicare la sanzione al prossimo campionato, sei punti.
Se la sanzione dovesse arrivare per il campionato 2017-18, il Parma sarebbe superato in classifica dal Frosinone e dal Palermo, con quest’ultimo favorito per prendere proprio il posto del club ducale in Serie A.